La regione Campania a sostegno delle cooperative
| di Biagio CafaroUna nuova legge rilanciare l’economia nel territorio del Cilento e Vallo di Diano. La regione Campania invita gli imprenditori a unirsi in cooperative mediante sostegni legislativi. A questo proposito è stato approvato all’unanimità il testo unificato in materia di disciplina per la promozione, il sostegno e lo sviluppo della cooperazione in Campania, licenziato dalla sua commissione il 16 ottobre scorso. A darne l’annuncio il consigliere regionale Giovanni Baldi, presidente della commissione Attività produttive e lavoro.
Il testo unificato promuove il sostegno e lo sviluppo della cooperazione, che ha un ruolo importante nell’economia nazionale, operando in tutti i settori economici, compresa l’attività bancaria, con oltre 71.000 imprese.
Le imprese cooperative nel 2008 hanno realizzato un fatturato di oltre 108 miliardi di euro che costituiscono il 3,5% del valore della produzione delle imprese private italiane. Gli occupati nelle imprese cooperative sono oltre un milione e rappresentano circa il 5% dell’occupazione in Italia.
Anche nella regione Campania la presenza della cooperazione è molto significativa, essendo state rilevate dal sistema di UnionCamere oltre 9.000 cooperative, operanti in tutti settori produttivi.
«La cooperazione della Campania nell’economia regionale in complesso ha un peso non trascurabile: basti pensare che le 2.500 cooperative aderenti alle principali associazioni di rappresentanza sviluppano un valore della produzione che rappresenta il 2,5% del valore aggiunto della Campania – ha dichiarato Baldi -. Questo testo è uno strumento normativo rivolto ad un settore imprenditoriale che non solo ha un importante ruolo economico, ma ha anche una rilevante funzione sociale. La Costituzione della Repubblica all’art. 45 sancisce, infatti, la funzione sociale della cooperazione a carattere di mutualità e senza fini di speculazione privata».
La Regione riconosce e definisce il ruolo delle associazioni di rappresentanza delle imprese cooperative e garantisce la loro partecipazione alla determinazione della politica regionale, con particolare riferimento agli organismi di concertazione permanente.
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