Palinuro, Turismo sostenibile o tutela insostenibile?

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Palinuro, Turismo sostenibile o tutela insostenibile?

Il Consorzio Turistico Cilento ha voluto dire la sua sulla questione Arco Naturale. Pubblichiamo integralmente la lettera ricevuta in redazione:
La recente vicenda dell’area dell’Arco Naturale con le relative problematiche scaturite sono lo specchio fedele del particolare momento che stiamo attualmente vivendo nel Cilento ma direi anche in Italia.
Ricordiamo a tutti che nel territorio cilentano l’unica fonte di reddito ed occupazione è senza alcun dubbio il Turismo, caratterizzato da una domanda principalmente di tipo balneare ed alimentato dalle notevoli risorse paesaggistico-ambientali possedute.
Si pone allora il problema di perseguire un Turismo Sostenibile, inteso nella letteratura tecnica come un sistema di attività turistiche che rispetta e preserva a lungo termine le risorse naturali, culturali e sociali, ma che contribuisce in modo positivo ed equo allo sviluppo economico e al benessere degli individui che vivono e lavorano nei luoghi di destinazione.
Lo stretto legame di dipendenza quindi tra le attività turistiche e le risorse sulle quali questa vive (paesaggistiche, ambientali, culturali, umane) rende quindi necessaria una riflessione sui modi di vivere e proporre il turismo.
E’ necessario quindi:
1. Ridurre al minimo i danni dell’impatto paesaggistico, ambientale e socio-culturale prodotto dai flussi turistici.
2. Sviluppare una maggior attenzione all’interazione tra turisti, industria turistica e comunità ospitanti, per favorire un vero rispetto delle identità culturali ed una disponibilità di adattamento ad abitudini e modi diversi dai propri.
3. Rispettare ed incoraggiare il diritto delle comunità locali a decidere sul turismo nel proprio territorio.
Limitare quindi le attività antropiche connesse al turismo per non impattare sulle risorse paesaggistiche ed ambientali, ovvero quale equilibrio trovare tra paesaggio naturale e paesaggio antropico per favorire un turismo che sia sotto tutti gli aspetti realmente sostenibile?
Come si vede il difficile è appunto trovare questo equilibrio, sia nella fase legislativa quando, come accaduto nel Cilento si impongono sul territorio una serie infinita di vincoli a vario livello (paesaggistico, ambientale, naturalistico, idrogeologico, storico, archeologico, etc.) e competenze sovrapposte (Soprintendenza ai Beni Paesaggistici, Parco, Regione, Autorità di Bacino, Soprintendenza Archeologica, etc.), sia nella successiva fase attuativa da parte degli operatori turistici che si vedono schiacciati da procedure burocratiche infinite e complesse anche per istallare i servizi minimi che la domanda richiede in un mercato altamente concorrenziale.
Allora succede, come la vicenda dell’area dell’Arco Naturale testimonia, che la ricerca di un Turismo sostenibile degenera in una forma di Tutela insostenibile, a danno proprio del Turismo e, conseguentemente, dell’intera economia.
In definitiva non si può negare la assoluta necessità di tutelare l’ambiente naturale che ci circonda, ma non dobbiamo dimenticare che di tale ambiente il primo componente da tutelare è proprio l’uomo, garantendogli la possibilità di vivere e lavorare in un territorio dove il Turismo è l’unico settore capace di generare occupazione e sviluppo.
Auspichiamo quindi un confronto permanente tra Istituzioni e operatori turistici finalizzato a trovare un reale equilibrio tra Turismo Sostenibile e Tutela Insostenibile, evitando così il ripetersi di problematiche come quella dell’area Arco Naturale che non giovano a nessuna delle parti.

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