Emergenza Carbonchio.Oggi l’incontro con i veterinari ed i sindaci dei paesi colpiti

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Emergenza Carbonchio.Oggi l’incontro con i veterinari ed i sindaci dei paesi colpiti

I recenti episodi di carbonchio ematico certamente non hanno colto di sorpresa il servizio veterinario dell’ASL Salerno, in quanto esistono procedure interne al servizio che codificano le azioni da intraprendere in casi di insorgenza di focolai di malattie infettive sia per evitare la diffusione delle malattie stesse ma anche e soprattutto nei casi in cui si è di fronte a zoonosi, assicurare interventi che evitino il contagio alle persone.

Nel caso del carbonchio ematico, già in passato si erano verificati episodi negli anni scorsi nei comuni di Padula e Montesano.

L’infezione carbonchiosa negli animali recettivi: bovini, ovini, caprini ed equini ricompare anche dopo decine di anni in zone ove vi sono stati in passato casi di morte di animali con la formazione di spore nel terreno; queste sono molto resistenti e permangono nei pascoli anche fino a 70 anni.

In realtà quest’anno si sono verificate particolari condizioni climatiche, si è avuta una primavera molto piovosa, vi è stato un dilavamento delle zone montuose, le spore presenti sono state trasportate nelle zone più declivi dei pascoli con grandi concentrazioni, a ciò si è aggiunto l’elevato caldo di questi giorni che ha determinato una immunosoppressione negli animali e la conseguente esplosione della malattia.
 
L’azione intrapresa dai servizi veterinari si è espletata in più fronti: l’accertamento immediato della diagnosi tramite l’invio di parte del lobo auricolare degli animali morti, la distruzione degli animali morti secondo quanto previsto dal regolamento di polizia veterinaria, la vaccinazione dei capi allevati nei comuni interessati, il divieto dell’utilizzo del latte e della carne dei rimanenti capi presenti negli allevamenti infetti.

Giuseppe Fornino, direttore del servizio Ispezione Alimenti e Produzioni Zootecniche dell’ambito Salerno 3 riferisce che “fin dal primo caso tutte queste misure sono state applicate rigorosamente con l’intesa e la fattiva collaborazione delle amministrazioni dei comuni interessati, ma soprattutto si è intervenuti prontamente negli allevamenti infetti  e sospetti per evitare la commercializzazione degli alimenti di origine animale latte-carne”.
 
Da questo punto di vista ci tiene subito a precisare che “in nessuna maniera i consumatori devono preoccuparsi e tener conto dei casi di malattia che si sono verificati, in quanto tutte le filiere alimentari sono costantemente controllate dai servizi veterinari e che pertanto il cambio di abitudini alimentari potrebbe essere addirittura più controproducente”.

Fornino riferisce ancora che la vaccinazione degli animali è iniziata subito e, a seguito di un contatto diretto intrapreso con il referente nazionale del Carbonchio Ematico presso l’Istituto Zooprofilattico di Foggia, lunedì mattina si procederà direttamente da parte dell’ASL Salerno al ritiro presso l’IZS di Foggia di altre 7000 dosi di vaccino anticarbonchioso da inoculare agli animali recettivi presenti nei comuni interessati.

Contestualmente, verranno prenotate altre dosi di vaccino al fine di procedere ad una ulteriore vaccinazione (richiamo) negli stessi animali.
 
È confermato per le 17,00 presso l’ex Clinica Fischietti di Padula Scalo l’incontro indetto dal direttore del Dipartimento di Prevenzione della ex ASL SA/3, Giuseppe Di Fluri, per fare il punto della situazione con i veterinari impegnati nelle vaccinazioni e con i sindaci dei due paesi interessati dal contagio.

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