Vallo della Lucania, centro riabilitazione in condizioni «disastrate». M5S: «De Luca rispondi»
| di Marco SantangeloSu sollecitazione dei ‘Cittadini 5 stelle’ di Vallo della Lucania, il portavoce in regione Campania, Michele Cammarano, ha presentato al consiglio regionale della regione Campania un’interrogazione a risposta scritta in merito allo stato di abbandono in cui si trova attualmente il centro di riabilitazione dell’Asl a Vallo della Lucania.
Lo stato in cui si ritrova il centro di riabilitazione descritto dal M5S I grillini spiegano che la struttura, rifacendosi ad alcune notizie divulgate da fonti di stampa nel gennaio 2016, si ritrova nel più totale abbandono. Che presenta delle infiltrazioni d’acqua e che gli impianti di riscaldamento risultano carenti. Inoltre la piscina di riabilitazione, ormai non più funzionale da diversi anni, è adibita a deposito e ad archivio.
Dalla lettera presentata al consiglio regionale si legge che nell’agosto del 2015 è stato redatto e presentato in regione dalla direzione dell’unità ospedaliera un progetto di ristrutturazione del centro per adeguarlo alla tipologia C (adeguamento altezze, microclima) per un totale di 300.00 euro, visto che il centro riabilitativo è fuori norma secondo la normativa 63/01. Michele Cammarano, a nome del gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle chiede se la regione Campania ha volontà o meno di dare luogo alla ristrutturazione visto lo stato di abbandono dei locali, il deperimento delle attrezzature e della piscina, della quale hanno usufruito migliaia di pazienti negli anni scorsi.
Lo scorso 16 novembre, infatti, il delegato Rsu (rappresentanze sindacali unitarie) Roberto Ronca aveva rilasciato proprio al Giornale del Cilento, in un intervista sui taglia alla sanità, la seguente testimonianza: «Questa situazione fa seguito alla già storicizzata chiusura della piscina usata dal centro riabilitazione sempre di Vallo ormai chiusa da anni e i macchinari obsoleti presenti alla fisioterapia che ogni giorno devono concorrere con attrezzature ultra moderne presenti in un centro fisioterapico privato che sorge a pochi metri dal centro fisioterapico dell’Asl e non capiamo come mai nessuno si rende conto e prenda una posizione netta contro il danno permanente che il territorio pagherà per la distruzione dei servizi sanitari territoriali». Ma a quanto pare qualcuno adesso se ne è reso conto e la regione non potrà non rispondere all’interrogazione del M5S.
In merito alla questione si è espresso anche Pietro Miraldi, consigliere comunale di minoranza e di recente approdato all’associazione Cittadini Cinque stelle. «Michele Cammarano – afferma Miraldi – era la persona giusta affinché si iniziassero a smuovere le acque. Ma se proprio vuole saperlo i problemi sono molteplici. Lo dimostra il fatto che tantissimi cittadini devono rivolgersi all’Asl per il ticket sanitario e addirittura iniziano a fare le file alle 5 del mattino. Significa – spiega il consigliere pentastellato – che c’è un po’ di mancanza di organizzazione, specialmente da quando abbiamo perso l’Asl. Vallo è una città basata sui servizi, che siano privati o pubblici. Questi servizi vanno tutelati affinché la città vada avanti. Al centro riabilitativo ci sono comunque medici validi che a quanto so ci hanno più volte segnalato il problema. Ma la complicazione– aggiunge in conclusione – è che il referente non è più vallo ma Salerno, Nocera e Pagani è normale che bisogna spingere verso quella parte…siamo poco tutelati».
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