Omicidio Niglio, mercoledì udienza: saranno sentiti nuovi testimoni

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Omicidio Niglio, mercoledì udienza: saranno sentiti nuovi testimoni

Mercoledì si terrà una nuova udienza del processo per l’omicidio di Giuseppe Niglio, il pescatore di Castellabate ucciso lo scorso 23 maggio con otto coltellate. Saranno sentiti due nuovi testimoni che il legale di Rihai, il tunisino accusato di aver ucciso il 66enne, ha chiamato a deporre per permettere la ricostruzione dei fatti.

Si tratta di uno dei figli di Rihai e un docente della scuola di Vallo Scalo frequentata dalla figlia del tunisino. Secondo le prime ricostruzioni di quei giorni, Rihai avrebbe ucciso Niglio perché quest’ultimo avrebbe tentato di molestare la figlia minorenne, mentre le dava un passaggio per andare a scuola.

L’omicidio, secondo la difesa, sarebbe avvenuto «per una reazione istintiva», proprio al termine della violenta discussione tra Niglio e Rihai davanti la caserma dei carabinieri a Castellabate. Mercoledì, davanti al gip del tribunale di Vallo della Lucania, Donatella Bove, ci sarà anche il confronto tra Rihai e un testimone del delitto, avvenuto in piazza Padre Pio. Per la difesa «non c’è premeditazione», come invece è accusato, oltre al porto abusivo di arma in luogo pubblico.

Castellabate, 66enne ucciso con otto coltellate da un tunisino: i dettagli dell’omicidio

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