Castelnuovo, coppia rapinata e picchiata in casa. Carabinieri: «Malviventi cilentani»

Emergono nuovi particolari sul caso che ha visto coinvolta una coppia di Castelnuovo Cilento picchiata ferocemente e derubata a mano armata nella notte fra martedì e mercoledì. Gli inquirenti sono a lavoro: l’indizio principale è il sangue sul pavimento lasciato da uno dei due ladri.

Una notte da dimenticare Sono ancora sotto schock i coniugi aggrediti e derubati. Due uomini a volto coperto sono entrati dalla finestra del bagno intorno alle ore 21.30. Il proprietario dell’abitazione ha cercato di bloccarli, ma loro hanno dapprima trascinato la moglie in bagno chiudendo la poi la porta a chiave e dopo hanno massacrato l’uomo spaccandogli addirittura una vaso di terracotta sul capo. I ladri hanno poi svaligiato la camera da letto, portando via oro e circa 5mila euro in contanti. Il proprietario della casa, secondo quanto raccontato da lui stesso ai carabinieri, avrebbe visto fuggire i ladri dalla stessa finestra dalla quale sono entrati. Nello scontro uno dei due malviventi è rimasto ferito lasciando del sangue sul pavimento. I coniugi hanno dichiarato alla forze dell’ordine: «I due non erano stranieri».

Nuovi particolari E’ proprio da questa dichiarazione che gli inquirenti hanno fatto partire le indagini. Secondo quanto emerso da una prima accurata ricostruzione e secondo le testimonianze della coppia, «i ladri sono del posto». Particolare confermato anche dai militari a lavoro sul caso. Quindi sono state intensificate le ricerche per individuare i responsabili che stanno mettendo a ferro e fuoco l’intera zona. «Potrebbero essere gli stessi che hanno rapinato l’anziano 80enne a Vallo Scalo», aggiunge chi indaga sul caso.

Paese sotto schock Intanto la comunità di Castelnuovo Cilento è in stato di agitazione. Già durante il pomeriggio di ieri i primi cittadini hanno cominciato ad installare le telecamere di videosorveglianza all’esterno delle villette. Altri invece hanno dato una controllata agli infissi e al cancello del giardino. «Siamo arrivati al culmine – lamentano le persone della zona – non pensavamo mai di dover difendere le nostre abitazioni dagli stessi concittadini. E’ una vergogna». Da ieri sera, come promesso dal sindaco Eros Lamaida, sono partiti i controlli delle ronde da parte della polizia locale e sono stati intensificati i controlli nelle zone “buie” del paese.

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