Maxi blitz nel Cilento: il gergo della droga
| di Rito RuggeriSi allarga a macchia d’olio l’inchiesta anti droga portata a termine dalla compagnia di Vallo della Lucania per la quale sono state denunciate 19 persone con 49 perquisizioni domiciliari.
I militari hanno seguito pusher e acquirenti per mesi anche attraverso l’ausilio telecamere per la videosorveglianza attraverso le quali si sarebbero registrati i numerosi scambi di droga e danaro; bastava un messaggio o una telefonata e la dose arrivava a domicilio (sia casa che ufficio).
Carne, gelato, birra Sarebbero questi i nomi attribuiti a marijuana a cocaina, veri e propri nomi in codice, parole all’apparenza prive di senzo ma che una volta decodificate dai militari avrebbero consentito di incastrare i pusher.
Le indagini Secondo gli inquirenti coordinati dal sostituto procuratore Martusciello sarebbero tre i canali dello spaccio.
Il mercato della droga sarebbe stato gestito da Francesco Pinto di Casal Velino mentre il canale di approvvigionamento per il Cilento farebbe riferimento ad Antonio D’Angelo, originario di Ascea ma residente a Portici; tra gli acquirenti pare ci sarebbero imprenditori, dipendenti pubblici e studenti universitari. Sul litorale cilentano la droga sarebbe giunta nel periodo estivo mentre nell’entroterra tutto l’anno.
Gli investigatori, inoltre, fanno sapere che l’importo di una dose in periodi di “magra” o per “roba” di ottima qualità era di 50 euro, più basso il costo di hashish e marijuana spacciate a 10 euro circa a dose; i pusher, poi, da quanto emerge dall’inchiesta trasportavano modici quantitativi di sostanza per ogni viaggio: fino ad un panetto di 250 grammi di hashish e circa 50 dosi di cocaina.
Gli arresti Per i 14 indagati, tra i quali anche due donne, l’accusa sarebbe di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, in particolare hashish e cocaina. Tra i nomi sono saltati fuori quello di Luca De Marco, avvocato di Vallo della Lucania, Francesco e Vincenzo Pinto di Casal Velino, Roberto Tomasco, Pasquale Mautone, Gennaro Scola, Valeriana Leoni, Francesco Lembo di Montecorice, Felice Maio di Casal Velino, Nicola Pietro Costantino di Vallo, Jonatan De Feo di Omignano, Antonio d’Angelo originario di Ascea ma residente a Portici, Angelo Di Feo e Maria Giovanna Maiuri.
Ai domiciliari sono finiti Nicola Leonardis di Centola, Valeriana Leoni di Vallo Scalo, Gennaro Scola di Casal Velino, Luca De Marco di Casal Velino, Pasquale Mautone di Casal Velino e Roberto Tomasco di Casal Velino.
Nei prossimi giorni, fanno sapere gli inquirenti, si passerà agli interrogatori degli acquirenti delle sostanze stupefacenti che dovranno spiegare le modalità d’acquisto e le forme di pagamento.
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