Marina di Camerota, tendopoli occupa cala del Cefalo: è zona SIC (FOTO)

Un vero e proprio quartier generale è nascosto fra la vegetazione di cala del Cefalo in zona Mingardo. L’area SIC, protetta dal Parco Nazionale del Cilento, è diventata una sorta di campeggio per i ‘vu cumprà’ che di giorno lavorano lungo il litorale di Marina di Camerota e di notte hanno trovato questo rifugio naturale senza dover dare troppa importanza alle comodità. Le lamentele dei proprietari degli stabilimenti balneari non sono mancate, come anche le segnalazioni da parte di turisti che quotidianamente si recano al mare da quelle parti.

L’importanza delle dune «Proteggiamo le dune di cala del Cefalo», si apprende dai cartelli posti lungo la passeggiata che conduce i bagnanti alla spiaggia del Mingardo. Questa sorta di cartelli indicativi e illustrativi, sono stati apposti dal Parco, come anche la costruzione delle passerelle rialzate per proteggere la flora delle dune è a cura del Parco Nazionale del Cilento. Vi sono sulla duna, o meglio vi erano perchè alcune sono scomparse, 56 specie vegetali diverse, tipiche della sabbia (psammofile) e una fauna protette dalle Direttive europee. Non per niente, infatti, tutta l’area è stata riconosciuta quale Sito d’importanza comunitaria e Zona a protezione speciale.

«Camping cala del Cefalo» Nonostante tutto ciò, è stato allestito dagli uomini di origine africana che invadono le spiagge camerotane per vendere oggetti di vario genere, un campeggio a tutti gli effetti: tende, letti matrimoniali, sedie da campeggio e un grosso pino marittimo che funge da stendi panni. I proprietari dei lidi vorrebbero evitare di presentare la spiaggia ai turisti in questo stato. «Non è bello mostrare questo bigliettino da visita ai bagnanti che si recano ai lidi – commenta il bagnino dello stabilimento limitrofo – diverse persone ci domandano perchè quelle tende sono lì e soprattutto perchè la guardia costiera, il Parco o il Comune non fanno qualcosa per ripristinare l’area».

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