Abbandonano rifiuti speciali nel Parco, 2 finiscono nei guai a Caselle in Pittari (FOTO)
| di Marianna ValloneSono stati denunciati dal Corpo forestale dello Stato, C.F. e C.N. le iniziali, «responsabili di smaltimento illecito e abbandono di rifiuti speciali e non nel comune di Caselle in Pittari in località ‘Formara’». I reati accertati dalle giubbe verdi venivano commessi nell’area protetta del Parco Nazionale del Cilento Vallo di Diano e Alburni, in una zona sottoposta a vincolo paesaggistico-ambientale.
Il comando della stazione forestale di Sanza, durante un servizio di controllo, ha notato in una campagna a ‘Caselle-Bosco’ nel comune di Caselle in Pittari una colonna di fumo che saliva da località Formara. Giunti sul posto gli agenti hanno visto che vicino a un fabbricato ancora in fase di costruzione e all’interno di un’area recintata, venivano bruciati rifiuti di vario genere, per lo più cartoni, imballaggi in plastica, materiale organico, sacchetti di plastica, lattine di alluminio ecc..
In pratica in quest’area venivano abbandonati rifiuti di ogni genere ma sopratuttutto materiali provenienti da attività di ristorazione: materiale plastico di varia natura, bidoni di latta, materiale edile da demolizione, ritagli di polistirolo, tutti abbandonati sulla scarpata del vallone denominato “Formara”. Il materiale veniva sversato direttamente sul suolo nudo, senza nessun criterio per il loro stoccaggio e contenimento, ed esposti agli agenti atmosferici, compromettendo l’habitat naturale e deturpando in maniera significativa le bellezze naturali dell’area. Accertato l’abuso, le giubbe verdi hanno sequestrato l’area di 300 metri quadri e denunciato alla Procura della Repubblica del Tribunale di Lagonegro due persone, «uno in qualità di trasgressore ed esecutore materiale e l’altro in qualità di proprietario dell’area».
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