Imprenditore del golfo di Policastro arrestato per bancarotta fraudolenta
| di Marianna ValloneLa Guardia di Finanza di Sapri ha arrestato un imprenditore del basso Cilento per bancarotta fraudolenta. Nel dettaglio, nell’ambito di servizi di tutela economica disposti dal comando provinciale di Salerno, la Procura della Repubblica di Vallo della Lucania, su ordine del procuratore capo Vittorio Russo, ha disposto l’arresto dell’imprenditore cilentano che dovrà scontare una condanna definitiva a 6 anni di reclusione per i reati di bancarotta fraudolenta. In pratica i beni sottratti alla procedura fallimentare risultavano custoditi all’interno di un capannone nel comune di Santa Marina, di proprietà di una delle società riconducibili all’uomo ed erano stati acquistati con fondi comunitari, nell’ambito di un piano di investimenti che prevedeva la costruzione di un impianto di avannotteria e di un ulteriore impianto destinato alla lavorazione e alla trasformazione di prodotti ittici, finanziati con tre distinti decreti di concessione Por per un costo di 4milioni di euro. Dai primi riscontri predisposti dal comando provinciale di Salerno e coordinati dal gruppo di Eboli, sono subito emersi sospetti sull’operato dell’imprenditore. Nella realtà dei fatti accertati dalla Guardia di Finanza di Sapri, poco e nulla di ciò è stato realizzato, e le somme ricevute già a suo tempo sono state destinate anche tramite l’emissione e l’utilizzazione di fatture per operazioni inesistenti per circa 10milioni di euro, a finalità non certo lecite, proprio perché diverse da quelle previste. «L’attività espletata – fa sapere la Gdf – testimonia il costante impegno profuso dalla Guardia di Finanza al contrasto dei reati fallimentari, reprimendo ogni forma di condotta che possa ledere gli interessi della collettività».
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