Padula, rivendono statua rubata al cimitero ai familiari del defunto: fermati dai carabinieri

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Padula, rivendono statua rubata al cimitero ai familiari del defunto: fermati dai carabinieri

Circa due settimane fa ignoti hanno trafugato il cimitero di Padula portando via una statua di un Cristo dal peso di due quintali. I ladri, secondo una prima ricostruzione, pare abbiano dato la statua a due ricettatori che dovevano rivenderla sul mercato. Ma una volta accordata la cifra ed il luogo dello scambio, i ricettatori sono stati acciuffati dai carabinieri della locale stazione che li hanno dichirati in stato di fermo.

L’accordo e lo scambio Sembra un racconto interpretato dal magico Totò, invece è una storia vera accaduta nel Vallo di Diano. Dal racconto degli inquirenti, la statua, che i due ricettatori volevano spacciare per un’opera d’arte del 1700, rubata da persone al momento ancora sconosciute, aveva un valore di mercato molto elevato e solo dopo una decisa contrattazione il prezzo concordato tra le parti è giunto a 2’500 euro. I ricettatori hanno dato appuntamento a due persone che si sono spacciate per cittadini di un piccolo paese della Basilicata, ma che in realtà erano i familiari del defunto la cui bara era stata trafugata.

Il blitz delle forze dell’ordine Al momento dell’appuntamento sono entrati in campo i carabinieri che hanno colto in fragranza di reato i due ricettatori del Vallo di Diano, denunciando il reato alla magistratura. Dei ladri, per il momento, ancora nessuna traccia. Nella stessa circostanza è stato recuperato anche un portafiori di pietra di Padula, rubato due anni fa alla stessa tomba. Alla luce anche dei recenti furti registrati presso il cimitero di Sala Consilina, non è escluso ipotizzare che nel Vallo di Diano operi una banda specializzata proprio in questo tipo particolare di furti.

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