Gioi Cilento, cade un albero su di un palo Telecom. Da 2 mesi si aspettano le riparazioni
| di Federico MartinoRimuovere nel più breve tempo possibile l’albero che è caduto su un traliccio telefonico perché è a rischio la pubblica incolumità dei cittadini gioiesi. E’ perentorio nella richiesta a Telecom Italia il primo cittadino di Gioi Andrea Salati. “Le avversità atmosferiche e i forti venti che hanno colpito il paese – spiega Salati confortato dalla segnalazione dell’Ufficio Tecnico Comunale – verso metà giugno hanno causato lo sradicamento di una pianta di alto fusto che si è abbattuta su un palo Telecom che si trova al di sotto di piazza San Francesco nelle immediate vicinanze del quattrocentesco Convento francescano”. I tecnici Telecom prontamente sollecitati hanno compiuto già un sopralluogo e hanno constatato che c’è bisogno di un intervento urgente per mettere in sicurezza la zona: “Purtroppo è passato più di un mese dal sopralluogo – denuncia il sindaco – e non si è visto più nessuno. Evidentemente la vicenda è finita nel dimenticatoio”. La pericolosità dell’albero, che è spezzato alla base e poggia con i rami sui fili del traliccio, è che si trova affacciato su una strada, la San Francesco-Selva dei Monaci, che è trafficata soprattutto da cittadini che si recano in campagna: “Inoltre – aggiunge Salati – abbiamo dovuto chiudere anche per motivi di sicurezza il piazzale adiacente il Convento, dove si trova la pianta, e i cittadini si trovano così privati di uno spazio verde che è sfruttato soprattutto nelle calde serate d’estate”. La protesta del primo cittadino non finisce qui perché sempre alla Telecom chiede di rimuovere “…una rete che è poggiata su una vecchia torre sempre in località San Francesco. Questa rete – aggiunge – fa da tirante ed ha già causato gravi danni e dissesti alla muratura con pericolo di immediati crolli della struttura”. In questo caso oltre alla pubblica sicurezza ci sarebbe anche la perdita di un prezioso reperto storico-archeologico della cinta muraria che circondava il paese. “Chiedo – conclude Salati – alla Telecom di prodursi nel più breve tempo possibile nel ripristino dello stato quo ante dei luoghi, altrimenti mi vedo costretto a percorrere altre strade per tutelare la cittadinanza di Gioi”.
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