Affare petrolio, Alfonso Andria: “No a sondaggi estrattivi nel Vallo di Diano”
| di Lucia CarielloLa vicenda Schell approda in parlamento.
Alfonso Andria con un’Interrogazione ai ministri dello Sviluppo Economico e dell’Ambiente evidenzia il suo “No” all’ipotesi di sondaggi ed attività estrattive nel comprensorio Valdianese.
L’Interrogazione “Il territorio in questione già si pronunciò negativamente oltre un decennio fa – ricorda Alfonso Andria – per analoga iniziativa attivata da altra compagnia petrolifera, dal momento che già a quel tempo le Amministrazioni locali del Vallo di Diano, di concerto con la Comunità Montana competente, con la Provincia di Salerno e con la Regione Campania, avevano espresso una forte opzione di sviluppo, poi tradotta in concrete iniziative, puntando sull’attrattiva paesaggistica, sulla valorizzazione del patrimonio culturale, sulla originaria vocazione agricola e silvo-pastorale, sull’artigianato di tradizione e sul piccolo commercio.
Pertanto – continua Andria nell’Interrogazione – la paventata iniziativa della Shell, oltre a configurarsi in assoluta dissonanza con la politica territoriale convintamente portata avanti da vent’anni con la totale condivisione delle Comunità e dei livelli istituzionali locali, sarebbe del tutto confliggente con le valenze del comprensorio del Vallo di Diano e con gli importanti traguardi raggiunti anche in campo internazionale”.
Il senatore, quindi chiede ai ministri: “ulteriori informazioni in merito e se non ritengano necessario – conclude – anche alla luce delle vibrate reazioni delle Amministrazioni locali e della cittadinanza interessate, avviare adeguate iniziative di propria competenza, tese ad evitare il programmato intervento”.
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