Il comitato popolare contro la cancellazione della legge sul solare in Campania
| di Biagio Cafaro«Il tentativo di cancellare la legge regionale n. 1 del 18.02.2013, che meno di due mesi fa ha riconosciuto all’unanimità come norma della regione Campania quanto previsto dalla proposta d’iniziativa popolare che aveva raccolto quasi 20.000 firme dei cittadini, è un gravissimo attacco ad una vera alternativa energetica, ma esprime soprattutto il rifiuto di ogni regola e limitazione».
Lo sostiene con forza il Comitato promotore della legge sul solare in Campania, che individua dietro questa volontà di “deregulation” in materia di energia «gli interessi delle lobbies e di coloro che non tollerano alcun limite ai propri intenti speculativi».
Infatti, Martusciello (Pdl), firmatario dell’emendamento alla finanziaria regionale col quale si cerca di cancellare l’unica legge di cui la regione Campania si era dotata con voto unanime e bipartisan, è anche il consigliere del presidente Caldoro per le Attività produttive e lo Sviluppo economico ed è lo stesso che ha presentato ad Energymed il neonato “Distretto per l’energia in Campania”.
«Non sembra affatto casuale – fa sapere il comitato promotore – che il bando denominato ‘Smart Power System’, che finanzia con 60 milioni di euro ‘nuove attività di ricerca, innovazione e sviluppo nel settore dell’energia’, aggregando una sessantina d’imprese che vanno dall’Ansaldo Energia all’Enel Green Power, dalla Getra a Terna,sia stato lanciato proprio nel momento in cui l’emendamento di Martusciello tenta di affossare la Legge che promuove il Solare e che impone, peraltro, l’obbligo d’una pianificazione decentrata e che potrebbe contrastare operazioni speculative o tutt’altro che innovative».
«Evidentemente – conclude il comitato – spendere denaro pubblico a pioggia e senza programmazione e limitazioni era proprio ciò che la L.R. 1/2013 non consentiva di fare e, per questo motivo, la stessa regione Campania, a meno di due mesi dal suo trionfale varo, sta cercando indecorosamente di farla fuori».
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