Camerota, il Parco dichiara «guerra» alle mimose selvatiche di Cala del Cefalo
| di Luigi MartinoIl Parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano vuole distruggere le mimose selvatiche che crescono lungo lo spiaggione di Cala del Cefalo a Marina di Camerota. La decisione è stata presa dall’ente con a capo Amilcare Troiano. Le operazioni sono state affidate ad una cooperativa che dovrà provvedere «all’eliminazione dei ponti di tessuto meristematico delle piante non perfettamente cercinate; l’eliminazione dei polloni radicali e delle plantule mediante zappatura o, dove possibile, rimozione manuale; il taglio dei fiori prima della produzione dei semi; al fine di garantire e di promuovere in forma coordinata, la conservazione e la valorizzazione del patrimonio naturale». La decisione è stata messa nera su bianco e si legge che «tra le finalità istituzionali di questo ente rientra la conservazione di specie animali o vegetali, di associazioni vegetali o forestali, di singolarità geologiche, di formazioni paleontologiche, di comunità biologiche, di biotopi, di valori scenici e panoramici, di processi naturali, di equilibri idraulici e idrogeologici, di equilibri ecologici». QQuesta specie di mimosa che nasce sulle dune protette del Mingardo deve essere estirpata perchè ritenuta molto invasiva e, soprattutto, perchè non avrebbe nulla a che fare con le specie autoctone del territorio.
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