Arresti per appalti in Provincia. Ecco tutti i nomi dei cilentani indagati

I militari dei vari distaccamenti dei carabinieri della regione campana, nella mattinata del 12 giugno, hanno compiuto un blitz nelle province di Napoli, Caserta, Avellino e Salerno: le persone arrestate sono quindici e l’operazione riguarderebbe un’indagine su presunte manipolazioni agli appalti della Provincia di Salerno tra il 2001 e il 2008. In 8 anni sarebbero 130 le gare truccate ed oltre 300 imprenditori campani risulterebbero coinvolti nell’inchiesta della Direzione distrettuale antimafia di Salerno. Secondo gli inquirenti centinaia di imprenditori, noti e non, avrebbero manipolato le gare d’appalto con la complicità di alcuni soggetti impiegati della Provincia. Tutte le persone coinvolte dovranno rispondere dei reati di associazione per delinquere finalizzata alla turbata libertà degli incanti, corruzione e falso in atto pubblico.

I nomi dei cilentani indagati. Andrea Guido Bamonte, 55 anni, di Roccadaspide, Antonio Di Sarli, 36 anni, di Teggiano, Castrese Di Sarli, 38 anni di Teggiano, Luigi Di Sarli, 40 anni di Teggiano, Vincenzo Di Sarli, 70 anni di Teggiano, Luigi Galardo, 41 anni di Roccadaspide, Antonietta Pagano, 60 anni di San Pietro al Tanagro, Antonio Vito Pagano, 68 anni di San Pietro al Tanagro, Carmine Ruggiero, 79 anni di Altavilla Silentina, Giuseppe Ruggiero, 47 anni di Altavilla Silentina, Raffaele Visco, 52 anni di Prignano Cilento, Daniele Visco, 56 anni di Prignano Cilento, Emanuele Zangari, 57 anni, di Piaggine.

Da quanto si apprende da ambienti investigativi Luigi Di Sarli sarebbe stato il punto di riferimento degli imprenditori nel Cilento, ma sarebbe anche il costruttore che aveva più rapporti con i funzionari della Provincia. Di Sarli era già ai domiciliari per gli appalti fantasma emersi da una indagine della guardia di finanza (Ghost Road), tra cui quello relativo alla strada che collega Celso a Casalvelino, denunciato dal sindaco di Pollica Angelo Vassallo prima di essere ucciso nel settembre 2010.

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