Sanza, nasce il comitato “l’acqua è a nosta e nuns’ tocca”
| di Rito RuggeriGiusto un anno fa, il 13 giugno del 2011, la grande vittoria del referendum sulla privatizzazione dell’acqua. Una vittoria straordinaria con il raggiungimento del quorum, visto che non succedeva dal 1995. Una valanga di sì cancella due norme. Un anno dopo non è cambiato nulla. Nonostante il risultato del referendum continuiamo a pagare la cosiddetta remunerazione del capitale, che in bolletta pesa tra il 10 e il 20%. Intanto, nel mondo, un miliardo e 300 mila persone non hanno accesso all’acqua potabile; ma in Italia continuiamo a sprecarla come nulla fosse: i nostri impianti sono malmessi e ne perdono per strada più di un terzo, il 38%.
L’acqua è un bene pubblico e tale deve rimanere. Dell’esito referendario il bilancio che può essere fatto è che la gente ha preso comunque coscienza del rischio della privatizzazione dei beni comuni, e dell’attacco alla democrazia, e quindi è andata a votare in massa. Purtroppo però, a distanza di un anno, le cose non sono cambiate né a livello legislativo, né all’atto pratico. La legge prevede ancora che gli acquedotti possano essere pubblici o privati, anche se non forza la privatizzazione. Il movimento politico de “il Faggio” denuncia le manovre scorrette e sottobanco che stanno portando alla completa privatizzazione degli impianti in essere presenti nei Comuni del Vallo di Diano. A Sanza non consentiremo che ciò accada. L’acqua è dei cittadini e tale dovrà rimanere.
Gli impianti, la rete distributiva, le captazioni, sono stati realizzati negli anni con i sacrifici e l’impegno degli amministratori e dei cittadini di Sanza e non saranno ceduti a nessuno e per nessun motivo. Interpretando lo spirito e la volontà dei cittadini di Sanza che si riconoscono in questa battaglia di valori, il movimento politico “il Faggio” aderisce alle iniziative dei movimenti “Acqua Bene Comune” e preannuncia una serie di iniziative dal tema “L’acqua è a nosta e nuns’tocca”, che si terranno nelle prossime settimane per informare e sensibilizzare la popolazione sul tema.
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