Comunità del Parco: ancora vuota la poltrona del presidente
| di Biagio CafaroMartedì 11 giugno 2013 si è avuto l’ennesimo rinvio dell’elezione del presidente della comunità del Parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni. Elezioni nel segno dei successori di Angelo Vassallo, infatti il presidente uscente è il sindaco di Stella Cilento Antonio Radano che è subentrato come facente funzioni ad Angelo Vassallo dopo la sua morte. A contendere la presidenza a Radano il sindaco di Pollica, Stefano Pisani. Purtroppo i sindaci riuniti non hanno trovato un accordo e in trentasei hanno votato la proposta del sindaco di Bellosguardo Giuseppe Parente, di rinviare a data da destinarsi l’elezione.
La decisione del rinvio è scaturita in seguito alla mancata maggioranza di uno dei due candidati, ma a complicare le cose sono state le successive candidature di Guglielmo Vairo di Piaggine e Antonietta Salvia, vicesindaco di Roscigno.
«Il rinvio dell’elezione del presidente della comunità del parco, consumatori ieri nell’assemblea dei sindaci del Parco, lascia l’amaro in bocca – afferma l’assessore del comune di Pisciotta Francesco D’Amato –. Pur essendo una scelta dettata dalla volontà di trovare una soluzione condivisa nell’interesse del territorio e non dei partiti, essa evidenzia quanto siano ormai da abbandonare certi schemi pseudo politici del passato, dominati dal deus ex machina di turno. Confido che gli amministratori democratici, alternativi alla destra che sta disamministrando i più importanti enti sovracomunali, amministratori giovani o comunque depositari di un modo diverso di far politica, sappiano fare rete e far sì che questo rinvio non sia sine die, ma preluda a un rapidissimo cambiamento di atteggiamento, di fronte al quale individuare i nomi giusti non sarà un problema«.
«Si torni a parlare della necessità di fare squadra – conclude D’Amato –, si stabiliscano degli obiettivi semplici e chiari per rendere compatibile l’ente parco con lo sviluppo del territorio. Le dispute per poltrone eterodirette, questo é il lato positivo di ciò che è avvenuto ieri, appassionano sempre meno».
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