San Nicola di Centola: “Sapori & Saperi”
| di Vince EspositoA San Nicola di Centola, dal 16 al 20 agosto, si terrà la manifestazione gastronomica e culturale “Sapori & Saperi”.
Teatro dell’iniziativa sarà il “Paese Vecchio”, che per l’occasione si vestirà di festa: le case apriranno le proprie porte agli avventori; i suoni e le musiche interpreteranno i canti tipici del dialetto cilentano, tratto caratteristico di una cultura sempre viva e ben conservata; i vicoli brilleranno di fiaccole e lumi e, con la complicità delle stelle, sul borgo calerà un’atmosfera che darà spazio all’immaginazione e alla poesia.
Nicola Vigorito, organizzatore della manifestazione, racconta: “Sapori & Saperi rappresenta un intreccio di gastronomia e cultura che invita il pubblico a visitare la suggestività dei luoghi, degustare i prodotti tipici e apprezzare l’artigianato locale, assistendo alla creazione dei manufatti. Durante la manifestazione, lungo i vicoli del vecchio borgo sannicolese, si organizzano spettacoli folcloristici, giochi popolari e gare di ballo”.
Durante le serate di festa sarà possibile, infatti, assistere all’esibizione di gruppi di musica popolare, tra cui Il pozzo di San Patrizio, i Triotarantae, i Nova Felix, I Cilento Tarant, gli Aethnos.
Inoltre, giochi popolari come la corsa con i sacchi, il palo della cuccagna, il tiro alla fune, la gara del cavatiello, uniranno grandi e piccini, nell’unico intento di divertirsi e crescere socialmente, mentre con il palio del ciuccio si sfideranno le varie contrade del paese.
Il concorso letterario “Alla ricerca del dialetto perduto”, giunto alla tredicesima edizione, potrà essere l’occasione di scambio e di condivisione per tutti coloro che vogliono cimentarsi nella riscoperta e valorizzazione del dialetto cilentano.
Il concorso, spiega Vigorito, “ha lo scopo di riportare indietro nel tempo la memoria e ricercare parole o detti del dialetto cilentano ormai in disuso ma che rappresentano una fetta importante della nostra cultura. Lodevole è risultata l’attività di ricerca effettuata da coloro che hanno partecipato nelle scorse edizioni che sono poi stati premiati da una giuria di esperti”.
Uno dei punti di forza della manifestazione è rappresentato, infine, dalla gastronomia: nella piazzetta, nucleo dell’intera manifestazione, vengono allestiti gli stand che propongono i piatti tipici della tradizione culinaria cilentana: cavatieddi cu’ rau’ (gnocchi al ragu’), lagani e ciciari (lagane e ceci), mulignani ‘mbuttunati (melanzane ripiene), zippuli ri sciuriddi (fritteli con fiori di zucca), salami e furmaggi paisani (salumi e formaggi locali), sauzicchi e vruocculi (salsicce e broccoli), pani ri granu (pane di grano), rurci paisani (dolci paesani) e vinu russu (vino rosso).
Caratteristica l’ambientazione della manifestazione, descritta dettagliatamente da Vigorito: “Lo scenario nel quale si ambienteranno le cinque serate è particolarmente suggestivo. Già da alcuni mesi, le case ormai semiabbandonate del borgo antico sono state riaperte e ripulite, risultando il teatro delle reminiscenze della civiltà contadina. Ogni scena rappresenterà uno spaccato di vita vissuta. Non solo le case, nelle quali si ricostruiranno la cucina e la camera da letto dei nostri nonni, ma anche i vicoli saranno allestiti con fiaccole e lumi propri del tempo passato, di quel tempo in cui l’assenza della luce artificiale dava più spazio all’immaginazione e alla poesia”.
Infine, Vigorito si sofferma sulle attività del passato riportate in auge nei giorni di festa e sulla tradizione dei Sanseverino, antica casata del luogo: “Sarà possibile ammirare la maestria degli artigiani cilentani che, oltre ad esporre i propri lavori, daranno anche dimostrazione delle loro capacità. La civiltà contadina sarà rievocata anche attraverso l’esposizione degli arnesi che quotidianamente venivano utilizzati dalla nostra gente, sia quando andavano a lavorare nei campi che quando si riunivano intorno al tavolo per consumare la cena. Molti consensi hanno avuto la ricerca e lo studio delle erbe tipiche della nostra vegetazione, che vengono esposte e fatte conoscere a tutti i visitatori. Contemporaneamente balli e canti cilentani animeranno i vicoli che si vestiranno di una particolare atmosfera quando squilli di tromba e rulli di tamburi annunceranno l’arrivo dei principi Sanseverino, che in visita presso il loro feudo raccolgono il consenso della popolazione. Quella a cui si fa riferimento è la storia di Donna Isabella, una nobildonna appartenente alla casata dei Sanseverino, antica famiglia del Mezzogiorno che riuscì a possedere oltre trecento feudi, titolare di dieci principati, tra i quali Salerno. Durante tale rievocazione ci sono oltre trenta personaggi che, vestiti con abiti medioevali, sfilano lungo il paese attirando l’interesse di tutti”.
Programma della manifestazione:
16 agosto
Ore 20.00 – Apertura stands gastronomici
Ore 21.00 – Concerto di musica popolare dei Nova Felix
Ore 23.00 – Spettacolo di giocolieri, giullari e saltimbanchi.
Giochi popolari: Corsa con i sacchi
17 agosto
Ore 20.00 – Apertura stands gastronomici
Ore 21.00 – Concerto di musica popolare dei Triotarantae
Ore 23.00 – Spettacolo di giocolieri, giullari e saltimbanchi.
Giochi popolari: Palo della cuccagna
18 agosto
Ore 20.00 – Apertura stands gastronomici
Ore 21.00 – Concerto di musica popolare dei Cilento Tarant
Ore 23.00 – Spettacolo di giocolieri, giullari e saltimbanchi.
Giochi popolari: Tiro alla fune
19 agosto
Ore 20.00 – Apertura stands gastronomici
Ore 21.00 – Concerto di musica popolare degli Aethnos
Ore 22.30 – Spettacolo di giocolieri, giullari e saltimbanchi.
Ore 24.00 – Palio del Ciuccio (XI edizione)
20 agosto
Ore 20.00 – Apertura stands gastronomici
Ore 21.00 – Concerto di musica popolare de Il pozzo di San Patrizio
Ore 23.00 – Spettacolo di giocolieri, giullari e saltimbanchi.
Ore 23.45 – Gara del cavatiello (III Edizione)
Premio culturale “Alla ricerca del dialetto perduto”
Premiazione e saluti della giuria e delle autorità
Per informazioni: http://www.omnia.info/
©
©Riproduzione riservata