Clean up the world, Fare Verde: «Liberiamo dai rifiuti il Bussento»
| di Biagio CafaroAnche quest’anno Fare verde Cilento partecipa all’evento mondiale Clean Up the World (pulizia del mondo) una delle maggiori campagne di volontariato ambientale nel mondo. La campagna ha avuto origine dalla collaborazione tra Clean Up Australia e l’Unep (United Nations Enviroment Programme), legate dal comune obiettivo di estendere su scala globale quanto proposto dall’iniziativa Clean Up Sydney Harbour Day, realizzata in Australia nel 1989.
Con questa iniziativa vengono liberate dai rifiuti e dall’incuria i parchi, i giardini, le strade, le piazze, i fiumi e le spiagge di molte città del mondo
Fare Verde Cilento, che ha nel proprio statuto il volontariato ambientale quale forma insostituibile di responsabilità e civiltà dei volontari e dei cittadini tutti, ha deciso quest’anno di intervenire, al fine di condividere questo importante obiettivo internazionale, a liberare dai rifiuti l’area Sic del fiume Bussento.
Le numerose discariche, piccole e grandi, lungo il fiume sono state infatti scoperte e segnalate dalla associazione Fare verde Cilento all’ amministrazione del comune di Santa Marina. Pertanto ha inoltrato al sindaco e assessore dell’Ambiente la richiesta di bonificare l’area il giorno 27 settembre 2014, dalle 9 alle 12.
L’associazione chiede al comune di fornire il supporto di un automezzo per trasportare i rifiuti raccolti all’isola ecologica del comune stesso. Ha chiesto altresì all’Asl competente di intervenire sul posto per recintare, e successivamente bonificare, una zona sull’argine fluviale dove sono stati da tempo abbandonati materiali in cemento amianto.
L’associazione ecologista ribadisce infine che non si deve considerare i volontari come ‘operatori ecologici’; il lavoro volontario ha l’obiettivo di servire d’esempio a tutti i cittadini e di pungolo alle amministrazioni locali sul problema grave dell’inquinamento. Sono le amministrazioni locali le dirette responsabili della sorveglianza e della riduzione dei rifiuti fino al raggiungimento del traguardo ‘rifiuti zero’, oramai irrinunciabile, che i comuni devono darsi in tempi brevi se si vuole veramente uscire da questo cronico problema che danneggia l’ambiente, patrimonio di tutti, e la salute dei cittadini.
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