Fiumi di cocaina per locali a luci rosse: 65 indagati
| di Luigi MartinoLa movida della Piana del Sele l’avevano strutturata con alcove di sesso, racket e nei locali si spacciava cocaina per i clienti. Questo in sostanza è quanto scoperto dall’Antimafia che all’alba di oggi ha fatto notificare 65 avvisi di conclusione delle indagini per altrettante persone coinvolte nella organizzazione criminale salernitana ai confini del Cilento. Quattrini a non finire per i «capi» che abbracciavano quel triangolo pianeggiante tra Capaccio, Eboli e Battipaglia. Alcune delle persone incastrate sono già in carcere per altri reati. I fatti sono emersi dopo alcune rivelazioni che hanno fatto luce su avvenimenti degli anni scorsi. In sostanza il clan si occupava dello spaccio di cocaina e aveva la base logistica a Bellizzi, con ramificazioni negli altri centri più importanti della Piana del Sele. La droga serviva anche per rifornire due night club di Eboli e Battipaglia che, in realtà, erano dei locali a luci rosse. Qui venivano portate delle ragazze dell’est costrette a spettacoli hard ma anche a concedersi a clienti facoltosi. Per chiudere il cerchio, gli stessi capi dell’organizzazione criminale chiedevano il pizzo proprio ai gestori del locale per garantirgli la protezione. Nel mirino degli inquirenti diversi cilentani.
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