Vallo della Lucania: Polo ecologico ovvero Discarica
| di Biagio Cafaro
Il Polo ecologico non è altro che una discarica. Questa è la paura che è emersa ieri sera, 13 gennaio, durante l’incontro organizzato da “Cilento oltre il Rifiuto” al quale hanno preso parte anche Cittadinanza attiva, Cilento democratica, il Comitato parco ambiente (Copat) e un centinaio di cittadini.
Tutti gli interventi sono stati incentrati su quelle che sembrano essere più che supposizioni: il Polo ecologico non è nient’altro cheuna discarica.
La prima a manifestare questo pericolo è stata Marilù de Luca del Pd vallese “le informazioni ufficiose ci dicono che il sito è idoneo per la costruzione di una discarica, non per il Polo ecologico. Si tratta di creare un fosso per ricevere i residui dello Stir di Battipaglia, solo degli stupidi potevano credere che alla discarica si poteva porre in alternativa il Polo ecologico”.
I prossimi impegni. Dall’incontro sono emerse le nuove azioni per fermare la costruzione della discarica. Domenico Nicoletti, ex direttore del parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano, ha fatto sapere che si sta preparando la raccolta firme per una petizione popolare per chiedere al sindaco di Vallo della Lucania di fare un passo in dietro con l’annullamento di ogni atto emesso. La stessa petizione chiederà alla Comunità del Parco l’annullamento della delibera del 14 dicembre 2011 dove fu proposto il Polo ecologico di Vallo della Lucania come soluzione alternativa alla discarica di Laurito. La raccolta firme avrà inizio domenica 15 gennaio alle ore 9 in piazza Vittorio Emanuele a Vallo della Lucania, per poi estendersi a tutto il comprensorio di Vallo della Lucania. Nella serata di domenica sarà organizzato un altro incontro dove saranno invitati i rappresentanti cilentani del consiglio regionale campano, vale a dire il vallese Luigi Cobellis, Antonio Valiante e Giovanni Fortunato, in merito a quello che sarà il loro comportamento durante il consiglio regionale del 16 gennaio nel quale si discuterà del piano regionale gestione rifiuti urbani.
Fondamentale quindi anche ciò che verrà stabilito nel consiglio regionale di lunedì 16 gennaio. È importante che non vengano modificati i vincoli per la costruzione di nuove discariche altrimenti è sempre più probabile che una discarica sorga nel Cilento. Sarà presente una delegazione di “Cilento oltre il Rifiuto”.
Un altro appuntamento importante l’ha ricordato Peppe Tarallo, ex presidente del Parco: il consiglio comunale di Vallo della Lucania sabato 21 gennaio alle ore 8.30: “Il primo appuntamento è il consiglio comunale del 21, dobbiamo riempire all’inverosimile questa sala (aula consiliare)”. Dello stesso avviso Marilù de Luca che ha invitato tutti i presenti a portare 10 persone al consiglio comunale.
L’ambiguità. Anche Tarallo ha premuto sull’ambiguità ossimorica del Polo ecologico: “Vardè è il commissario per le discariche e non tratta poli ecologici, non ci sono fondi per il Polo. Attraverso la monnezza qua entra la camorra”.
Tarallo con Vallo vuole mettere fine al discorso discariche nel Cilento: “Questa è l’occasione definitiva per dire no alle discariche nelle aree protette. È illegale. Qua trovano un pollo di sindaco non un Polo ecologico”.
Si è accesa anche una polemica nei confronti di una nota emittente locale: “La voce non è arrivata perché la tv locale è la voce di un solo referente. È un grandissimo problema. Ci stiamo muovendo per i media nazionali”.
Durante la serata ha preso corpo il Coordinamento delle Associazioni e dei cittadini di Vallo della Lucania e del Cilento, costituito da “Cilento oltre il Rifiuto”, Cittadinanza Attiva e Cilento democratico. Il coordinamento si oppone fermamente alla costruzione della discarica a Vallo della Lucania.
Ultima nota della giornata è che al senato è arrivata un interrogazione parlamentare in merito al Polo ecologico di Vallo della Lucania.
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