Palme abbandonate nel vallone a Camerota, l’opposizione: «Dimissioni immediate per Troccoli»
| di RedazioneGentile redazione, scriviamo a proposito dell’imbarazzo che dovrebbe riguardare ognuno di noi dopo avere appreso dal giornaledelcilento della destinazione delle palme che sono state estirpate dal lungomare di Marina di Camerota. Le piante colpite dal punteruolo rosso dovevano essere tolte, forse anche prima, ma non crediamo ci sia bisogno che si ribadisca che di fondo c’è il rispetto delle regole. E invece ancora una volta questa amministrazione ha dimostrato disprezzo per la legge andando a buttare le palme segate nel vallone delle Fornaci, come documentato da un servizio di questo giornale.
Crediamo sia vergognoso un simile atto oltre che dannoso. Infatti presumiamo che le rigide regole per lo smaltimento vadano proprio nella direzione di ridurre i danni ambientali provocati proprio dal punteruolo rosso e dalla sua capacità di moltiplicarsi, visto quello che ha combinato a quasi tutte le palme di Marina di Camerota. Crediamo che ci siano gli estremi anche di reato ambientale o quanto meno di una grave e palese irregolarità che diventa ancora più grave quando viene compiuta da una amministrazione pubblica che dovrebbe dare l’esempio di correttezza e rispetto delle regole. Ma sulle questioni ambientali probabilmente potranno dare un chiarimento gli organi di controllo preposti che, dopo la pubblicazione dell’articolo, sono a conoscenza di quanto accaduto. Per quanto ci riguarda sottolineiamo la gravità politica e la responsabilità morale del delegato all’Ambiente del Comune di Camerota Ciro Troccoli, al quale chiediamo come può la sua amministrazione predisporre sanzioni per un cittadino comune che magari nel fare un sacchetto di differenziata non è stato corretto, quando poi lui, in qualità di amministratore, può accettare che le piante vadano abbandonate in quel vallone che non è una discarica ma un angolo verde di questo territorio.
Il consigliere presumiamo sia a conoscenza della capacità del punteruolo rosso di continuare a vivere, a vegetare e magari moltiplicarsi in quel luogo e diffondersi altrove. Può pubblicare il responsabile all’Ambiente Ciro Troccoli e rendere noto a tutti quali procedure sono state applicate, quali aziende specializzate sono intervenute per il lavoro, come eventualmente sono state individuate, cioè attraverso quale procedura, con quale spesa e quale certificazione è stata prodotta per lo smaltimento delle piante? Se invece i sospetti più che fondati, vista anche la documentazione fotografica prodotta e pubblicata, fossero confermati rispetto al fatto che procedure legali non ne sono state attivate, ma irregolarmente quelle piante sono state tagliate e abbandonate, riteniamo questo comportamento grave fino al punto di essere inaccettabile e pertanto chiediamo le immediate dimissioni del consigliere Troccoli che, a questo punto, non sappiamo quanto possa essere considerato ‘responsabile dell’ambiente’.
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