Camerota il caso Pozzallo esplode nella minoranza, Scarpitta: «Vogliamo verità»
| di Luigi MartinoIl caso Pozzallo esplode nella minoranza di Camerota ed è scissione tra Mario Scarpitta e Pierpaolo Guzzo. Dopo la decisione della Regione Campania di rimessa in possesso del Comune di quel terreno che era in possesso dei Guzzo e dopo la decisione del gup di non procedere alla richiesta di rinvio a giudizio per diffamazione contro il sindaco di Camerota Antonio Romano e il suo braccio destro Troccoli che hanno accusato Guzzo di essersi appropriato indebitamente di quel terreno, anche la minoranza che è stata al fianco del consigliere del Pd vuole vederci chiaro. Quindi in una riunione dove sono presenti vari esponenti della lista ‘Un’altra Camerota’ e tra questi i candidati alle scorse elezioni (assente Guzzo) è stato chiesto al consigliere di minoranza di dimettersi da consigliere e da capogruppo di ‘Un’altra Camerota’, tenuto conto delle decisioni sul caso Pozzallo. Ma alle richieste Guzzo avrebbe detto no. Scarpitta ha tuonato: «Siamo stati sempre al fianco di Guzzo ma abbiamo chiesto fin dal primo momento che facesse chiarezza rispetto ad accuse gravi di appropriazione di un terreno comunale. Dopo le decisioni della magistratura e della Regione sopraggiunte – conclude – ci aspettavamo un atto conseguente del consigliere Guzzo che non è arrivato. Gli abbiamo chiesto quindi di ritirarsi».
Il gruppo politico che ha perso l’ultima tornata elettorale che, invece, ha visto trionfare la lista ‘La sveglia’, ha stilato un manifesto nel quale viene spiegata passo dopo passo la situazione attuale e gli sviluppi visti dall’interno della lista con candidato a sindaco Scarpitta che ora, insieme a Guzzo e Del Gaudio, occupa i banchi dell’opposizione del Comune di Camerota. «Premesso che – si legge nel manifesto – la lista ‘Un’altra Camerota’ ha partecipato alle ultime elezioni sottoscrivendo un programma all’insegna della trasparenza, che l’attuale sindaco diffuse dei volantini dove accusava Guzzo di essersi appropriato di un terreno in località Pozzallo» e che dopo accuse e querelle tra sindaco e Scarpitta «questa lista ha mantenuto un profilo garantista attendendo che la giustizia facesse il suo corso». Queste le premesse, poi si passa alle considerazioni dove viene valutata la questione giudiziaria e la vicenda «nel rispetto dei principi del sano confronto democratico». Ma poi ‘Un’altra Camerota’ va giù dura contro Guzzo. «Ritenuto che – c’è scritto sempre nel manifesto – prima di ogni cosa, chi vuole rivestire un ruolo politico e di rappresentanza deve privilegiare l’interesse pubblico ed il rispetto per le istituzioni», i componenti del gruppo ‘Un’altra Camerota’ «chiedono pubblicamente all’attuale capogruppo di dimettersi da tale ruolo non potendo più interpretare in maniera autentica i principi, le regole e le fondamenta che erano e sono alla base del progetto politico messo in campo nel 2012».
Ma nel manifesto il gruppo di opposizione non risparmia la maggioranza guidata dal sindaco Romano. In fondo all’annuncio si legge che «nel contempo i sottoscritti confermano con maggiore forza la ferma opposizione nell’agire amministrativo di una maggioranza che è tale ormai solo in consiglio comunale e che, fortemente dilaniata al suo interno, ha come unici collanti il bieco interessa privato, la futile convenienza personale e la comune inadeguatezza amministrativa nell’interpretare le reali esigenze dei cittadini».
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