Reflui oleari nel mare di Agropoli, nei guai frantoio di Perdifumo
| di Biagio CafaroCon la notifica degli avvisi di conclusione delle indagini preliminari da parte degli uomini della guardia costiera dell’ufficio circondariale marittimo di Agropoli diretto dal tenente di vascello Rosario Florio, si sono formalmente concluse le indagini a carico dei titolari di un frantoio di Perdifumo
Le indagini, coordinate dalla procura della Repubblica di Vallo della Lucania, sono scattate in seguito ad una segnalazione in merito al strano colore che presentavano i corsi d’acqua di Agropoli, in coincidenza dell’attività olearia dei frantoi locali.
Quindi le indagini che hanno appurato che i titolari di un noto frantoio della zona non hanno seguito le prescrizioni legislative in merito allo smaltimento dei reflui derivati dalla produzione olearia. I reflui organici del frantoio, infatti venivano ‘smaltiti’ nell’ambiente circostante «con gravi ripercussioni sull’ecosistema che risultava fortemente deteriorato» spiegano gli uomini della guardia costiera. Così lo spandimento incontrollato delle acque reflue si è verificato quando in seguito alle intense precipitazioni si è creato un ruscellamento delle acque provenienti dall’attività del frantoio andando ad alimentare i corsi d’acqua poco distanti e quindi, l’inevitabile discesa a mare dei reflui oleari.
©
Twitter @BiagioCafaro
©Riproduzione riservata