Camerota, è scontro aperto sulla nomina del presidente della società dei pontili
| di Rito RuggeriParte in salita la nuova amministrazione Romano, dopo aver nominato Jessica Cortazzo a presidente e Tommaso Pezzuti quale vice presidente per poi rimuoverli dopo poco, per motivi ancora non resi noti. Si aggiunga che una volta concordato, con l’intera maggioranza, il nome di Raffaele Esposito quale nuovo presidente accompagnato dalla vice Sofia Luisi (Da sostituire ai due andati a casa), cade come un macigno sulla neo maggioranza la causa di incompatibilità eccepita dalla minoranza della società “Il Leone di Caprera”.
Sembra, da quanto trapela, che la nuova nomina non sarebbe potuta essere ratificata dal sindaco in quanto vi è una stretta parentela con il responsabile con delega al porto e il nuovo presidente della società. I due sono zio e nipote. Chi ha la delega del sindaco al Porto è Alfonso Esposito, chi invece è stato nominato presidente è suo nipote, figlio di una sorella, Raffaele Esposito. Sarà questo il motivo per cui viene impugnata l’incompatibilità? Sarà la paura di fare crollare il principio che vuole controllore e controllato non legati da vincoli? Avrebbe mai potuto lo zio controllare il nipote in totale autonomia? Secondo i rumors di queste ore sarebbe proprio questo il motivo che lascia in sospeso la questione porto alla soglia dell’estat e che nutre polemiche che si aggiungono alle tante di queste ore e di questi giorni a Camerota. Riuscirà la nuova amministrazione in un terzo tentativo a pochi giorni dall’insediamento? Ci sarà un nome che mette d’accordo tutti e che soprattutto trova d’accordo chi dovrà assumersi responsabilità di rilievo in una questione, quella portuale che ha più di un punto interrogativo e molte aree grigie?
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