Truffa alle poste di Monte San Giacomo, avviata procedura di rimborsi

Una «truffa» a regola d’arte, che richiama i film di Totò, quella messa a segno lo scorso mese di aprile ai danni di tanti cittadini valdianesi, clienti dell’ufficio postale di Monte San Giacomo. Dopo mesi di attesa e preoccupazione, finalmente un sospiro di sollievo: da pochi giorni sono state avviate, infatti, le procedure per i rimborsi degli importi sottratti dai buoni fruttiferi postali. Quindi, gli ignari risparmiatori di Monte San Giacomo, vittime del grosso ammanco delle casse postali, a breve potranno essere convocati dai funzionari di Poste Italiane per la procedura di accredito.

Lo scandalo si è verificato agli uffici di Monte San Giacomo, comune del Vallo di Diano, a fine aprile e sul caso è stata aperta immediatamente un’inchiesta da parte dei carabinieri della compagnia di Sala Consilina. In pratica, l’ammanco è di quasi un milione di euro e i libretti di risparmio completamente in rosso. Il meccanismo resta però un giallo, perché quella che a prima vista sembrerebbe «una truffa ai danni degli ignari cittadini valdianesi», in realtà potrebbe riferirsi a un mancato versamento nelle casse di Poste Italiane della somma di deposito. Ciò che finora è certo è l’ammanco di quote d’oro dai risparmi dei cittadini. Insomma, la somma depositata alla posta e quindi registrata sul libretto di risparmio, anzichè essere versata nelle casse, sarebbe finita nelle tasche di qualcuno. Unica indagata in questa vicenda è l’ex direttrice dell’ufficio. Su di lei è in corso un’indagine da parte della procura della Repubblica di Sala Consilina che si sta avvalendo del supporto dei carabinieri e della guardia di finanza.

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