Morigerati, gastronomia e musica al Museo in Festa: in concerto Compagnia Daltrocanto
| di Marianna ValloneTutto pronto per il Museo in festa, l’evento organizzato dal Comune di Morigerati che quest’anno raggiunge il traguardo del dodicesimo compleanno. Anche per questa edizione il 17 agosto il centro storico, le piazze e le stradine si trasformeranno in un percorso di enogastronomia a cielo aperto, in cui protagonisti, ancora una volta, saranno i piatti tipici della tradizione locale. Saranno allestiti nei punti più suggestivi di Morigerati degli stands nei quali sarà possibile assaporare i piatti della cucina cilentana: lagane e ceci, fusilli, salsiccia locale alla brace, cinghiale in umido e dolci, tutto preparato rigorosamente a mano dalla gente del posto. Durante la serata, e per tutta la giornata, sarà possibile visitare il museo etnografico della civiltà contadina nato grazie al lavoro di raccolta di Clorinda e Modestina Florenzano, due maestre elementari che negli anni ’60 iniziarono a cercare e conservare gli oggetti della cultura contadina del territorio. A dare manforte all’evento il concerto, a partire dalle 22.00, della Compagnia Daltrocanto.
«Ha il pregio di non riproporre i canti della tradizione del nostro sud ma di usare gli strumenti e le sonorità delle musiche di tradizione del mediterraneo per proporne una felice sintesi. – spiega il direttore del Museo, Luciano Blasco – Anche se per anni mi sono occupato di ricerca folklorica devo ammettere di non amare le riproposizioni seppur rivedute e corrette della musica di tradizione legata alla cerimonialità del sud. Mi piace molto quando i musicisti partendo dai repertori cosiddetti di tradizione orale vanno altrove, congiungono mondi lontani, insomma ci guidano nell’altrove e non soltanto nella nostalgia. Della Compagnia apprezzo i testi dove si mescolano i temi classici dell’amore con quelli legati alla vita dell’oggi, anche alle questioni irrisolte delle nostre terre del sud. Insomma Museoinfesta – prosegue Blasco – continua a sondare nell’infinito spazio della musica tradizionale o che da questa prenda spunto. Il fine , ovviamente è quello di far conoscere sempre più Morigerati, il suo territorio ed il Museo che io amo definire il luogo dove si conservano, attraverso gli oggetti, le immagini, le parole, i racconti di vite vissute nel Cilento. Un’ultima cosa: ciò che più mi piace di questa festa e che molta gente , molte famiglie di Morigerati lavorano sodo per realizzarla con passione, con grandi capacità e, perchè no, con orgoglio».
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