Centola, nel vecchio borgo di San Nicola la nuova edizione di Sapori & Saperi
| di Federico Martino“Sapori & Saperi” rappresenta un intreccio di Gastronomia e Cultura che invita il pubblico a visitare la suggestività dei luoghi, degustare i prodotti tipici e apprezzare l’artigianato locale, assistendo alla creazione dei loro manufatti. Durante la manifestazione, lungo i vicoli del vecchio borgo sannicolese sono presenti spettacoli folcloristici. Si organizzano giochi popolari e gare di ballo. Anche per il 2011 la manifestazione si svolgerà come di consueto dal 16 al 20 Agosto nel vecchio borgo di San Nicola di Centola. Lo scenario nel quale si ambienteranno le cinque serate è particolarmente suggestivo. Già da alcuni mesi prima, le case ormai semiabbandonate del Borgo antico saranno riaperte e ripulite risultando esse stesse il teatro delle reminescenze della civiltà contadina. Ogni scena rappresenterà uno spaccato di vita vissuta.
Non solo le case, nelle quali si ricostruiranno la cucina e la camera da letto dei nostri nonni, ma anche i vicoli saranno allestiti con fiaccole e lumi propri del tempo passato, di quel tempo in cui l’assenza della luce artificiale dava più spazio all’immaginazione e alla poesia. Sarà altresì possibile ammirare la maestria degli artigiani cilentani che oltre ad esporre i propri lavori daranno anche dimostrazione delle loro capacità.
La civiltà contadina sarà rievocata anche attraverso l’esposizione degli arnesi che quotidianamente venivano utilizzati dalla nostra gente sia quando andavano a lavorare nei campi che quando si riunivano intorno al tavolo per consumare la cena.
Molti consensi hanno avuto la ricerca e lo studio delle erbe tipiche della nostra vegetazione che vengono esposte e fatte conoscere a tutti i visitatori. Contemporaneamente balli e canti cilentani animeranno i vicoli che si vestiranno di una particolare atmosfera quando squilli di tromba e rulli di tamburi annunceranno l’arrivo dei Principi Sanseverino che in visita presso il loro feudo raccolgono il consenso della popolazione. Quella a cui si fa riferimento è la storia di Donna Isabella una nobildonna appartenente alla casata dei Sanseverino antica famiglia del Mezzogiorno che riuscì a possedere oltre trecento feudi, titolare di dieci principati, tra i quali Salerno. Durante tale rievocazione ci sono oltre trenta personaggi che vestiti con abiti medioevali sfilano lungo il paese attirando l’interesse di tutti.
Finalmente si arriva nella piazzetta che rappresenta il nucleo dell’intera manifestazione. In essa vengono allestiti gli stand attraverso i quali si somministrano gli alimenti. Il menu è composto dalle seguenti pietanze:
cavatieddi cù raù (cavatelli col ragù), lagani e ciciari (lasagnette con i ceci), sauzicchia e friarielli (salsiccia con peperoncini fritti), zippuli ri sciuriddi (frittelle con i fiori di zucca), pani ri granu (pane di grano), salami e furmaggi paisani (salumi e formaggi caserecci), rurci paisani (dolci paesani) e vinu russu (vino rosso).
Ad intrattenere i visitatori mentre consumano i pasti, ogni sera interviene un’attrazione musicale diversa, in questa edizione figurano Monica Sarnelli, Piera Lombardi, i Triotarantae, e i Nova Felix. Le varie contrade del paese, si sfideranno nei giochi popolari, il tiro alla fune, il Palio del ciuccio, la corsa con i cacchi, la gara del cavatiello. È d’obbligo citare il concorso a premi “Alla ricerca del dialetto perduto” che giunto alla terza edizione ha lo scopo di riportare indietro nel tempo la memoria e ricercare parole o detti del dialetto cilentano ormai in disuso ma che rappresentano una fetta importante della nostra cultura. Lodevole è risultata l’attività di ricerca effettuata da coloro che hanno partecipato nelle scorse edizioni che sono poi stati premiati da una giuria di esperti.
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