Fausto Leali in concerto a Licusati, frazione di Camerota
| di Giuseppe GalatoIn occasione dei festeggiamenti della SS. Annunziata nella frazione camerotana di Licusati, il 19 maggio, il cantante Fausto Leali, famoso per brani quali “A chi?”, “Io amo”, “Ti lascerò” (in duetto con Anna Oxa), “Ora che ho bisogno di te” (con Luisa Corna), “Mi manchi” e tanti altri successi.
Si parte il 17 maggio con l’arrivo del concerto bandistico “Città di Bracigliano”. Alle 21:00 Concerto Lirico-Sinfonico della Banda “Città di Bracigliano” diretta dal M° Carmine Santaniello.
Il 18 si prosegue con la filarmonica mentre in serata uno spettacolo musicale.
Dopo il concerto di Fausto Leali del 19 maggio si chiude il cartellone il 25 maggio alle ore 21:00 con la Prima Rassegna di Cori Polifonici Cilentani.
Il santuario della SS. Annunziata a Licusati
Partendo dal presupposto che l’arte scultorea del legno, nel medioevo, era attività artistica del popolo tedesco, tenuto presente che a Licusati esisteva una abbazia di premostratensi affiliata ad altre abbazie esistenti in Germania, considerato che l’ubicazione attuale della cappella ove ancora oggi si venera tale immagine è poco discosta dalle rovine della vecchia abbazia, si può supporre che la statua della Madonna della Annunziata fosse patrimonio della vecchia abbazia di san Pietro e che la stessa sia stata scolpita, da mai tedesche, verso il XIII secolo.
La statua ha subito, nei secoli, ritocchi e restauri, però la sua eleganza e la viva espressione sono rimaste intatte.
Dal suo viso delicatamente bello traspare una bontà semplice e celestiale, come si addice alla madre di Dio.
E’ stata scolpita inginocchiata mentre legge le sue preghiere e nell’atto di chi viene distratto da un fatto inatteso ed eccezionale, difatti rivolge all’Angelo Annunciatore uno sguardo dolce, divino ed umano di stupore e disappunto insieme proprio di chi non si crede degno ma che accetta ubbidiente il volere divino.
Le generazioni passate e presenti hanno sempre venerato tale immagine e sempre ad Essa si sono rivolti nei momenti più perigliosi della propria vita privata e della collettività e sempre da Essa hanno ricevuto forza e coraggio per superare le avversità della vita.
Ciò è confermato dal gran numero di ex-voti fusi in metalli preziosi che fanno parte del suo patrimonio e delle feste solenni che i cittadini di Licusati celebrano in suo onore.
Il santuario ove è venerata la Madonna dell’Annunziata sorge su una piccola collina pietrosa dominante tutta la vallata di Licusati ed il paese.
Pare che i nostri antenati abbiano scelto quel luogo appunto perché il paese fosse costantemente prostrato ai piedi della Santa Vergine e perché, dall’alto del colle, lo potesse perennemente proteggere e benedire.
Non essendovi documenti relativi alla costruzione del tempietto dedicato all’Annunziata è difficile stabilire l’epoca a cui risale; però, dalla forma a croce latina dello stesso e dalla semplice linea architettonica esterna ed interna, si può pensare che sia stato eretto verso la fine del 1400 o inizio del 1500.
Licusati festeggia solennemente, due volte l’anno, la Madonna e precisamente il 18 maggio e l’8 settembre, quale ringraziamento dello scampato pericolo per il terremoto dell’anno 1908.
In epoca non troppo lontana con la contribuzione di tutti i cittadini e con la somma simbolica di lire 10.000 mandata dall’allora presidente del Consiglio Alcide De Gasperi, è stato edificato, accanto alla facciata principale della Chiesa, l’attuale campanile.
Le campane, da quel giorno, tutte le sere, dall’alto del monte, quasi in cielo rispetto al paese, mandano i loro rintocchi argentini che si spandono per la vallata in cerca di quanti ancora sentono simili richiami e che ancora conservano intatta la fede in Dio e la certezza nella immortalità dell’anima.
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