Il punteruolo rosso «divora» Marina di Camerota (FOTO)

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Il punteruolo rosso «divora» Marina di Camerota (FOTO)

Rischiano l’estinzione le monumentali palme di Marina di Camerota vittime del punteruolo rosso. Il parassita negli ultimi anni ha distrutto diversi esemplari di grosso fusto e non ha risparmiato nessuna zona del paese. Il lungomare Trieste e il porto sono contornati da palme di tutte le dimensioni. L’insetto ha divorato più della metà degli esemplari ed ora si è spostato nella parte alta del paese per continuare l’operazione.

Il parassita, scentificamente chiamato Rhynchophorus ferrugineus, lungo fra i 2 e i 4,5 centimetri, ha depositato le sue uova al centro della chioma, nella parte meno resistente della pianta, alla base delle foglie. Per tutta l’estate le piccole larve hanno cominciato a cibarsi dei tessuti della pianta per poi scavare larghe cavità all’interno del tronco nutrendosi dell’humus. Il punteruolo rosso è originario dell’Asia sudorientale e della Malesia. A seguito del commercio di esemplari di palme infette la specie ha raggiunto negli anni ottanta gli Emirati Arabi e da qui si è diffusa in Medio Oriente e in quasi tutti i paesi del bacino meridionale del Mediterraneo. Risalito sino alla Spagna, il parassita ha successivamente raggiunto la Corsica e la Costa Azzurra mentre la prima segnalazione in Italia è del 2004 e si deve ad un vivaista di Pistoia che aveva importato delle piante dall’Egitto. La causa della rapida diffusione è principalmente il commercio di esemplari di palma infestati dall’insetto e non riconosciuti tali. E secondo gli esperti, oltre alle specie di palme, sarebbero a rischio anche altre essenze tipicamente orientali come l’agave e il ficus, fino ad ora rimaste indenni dalla voracità del coleottero.

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