Cilento, minaccia sanzioni a cantieri pubblici: direttore Spisal arrestato
| di Luigi MartinoIl direttore generale dello Spisal è finito in manette. L’ingegnere 66enne Giuseppe Pisacreta è stato arrestato a Pollica dai carabinieri della stazione locale. L’accusa è di concussione per induzione ai danni dell’amministrazione cilentana guidata dal sindaco Stefano Pisani. Secondo quanto ricostruito dalle indagini degli inquirenti, il direttore del Servizio per la prevenzione e la sicurezza negli ambienti di lavoro dell’Asl di Salerno, avrebbe abusato del suo ruolo di direttore dello Spisal, minacciando di elevare pesanti sanzioni per il mancato rispetto delle norme di sicurezza sul lavoro in alcuni cantieri pubblici presenti sul territorio comunale nel caso in cui l’ufficio tecnico non gli avesse concesso l’ok al condono edilizio di un prefabbricato di proprietà della moglie presente nel territorio di Pollica. Le indagini sono state dirette dal maresciallo capo della stazione dei carabinieri di Pollica, Lorenzo Brogna, e coordinate dal procuratore capo di Vallo della Lucania Giancarlo Grippo e dal sostituto Paolo Itri. L’uomo è stato arrestato intorno alle 12, appena arrivato nella casa comunale di Pollica. Hanno preso parte anche i carabinieri della compagnia di Vallo della Lucania, diretti dal capitano Mennato Malgieri. Perquisizioni anche a Salerno nei locali dell’Asl. Pisacreta è attualmente ai domiciliari.
Nel corso della conferenza stampa è intervenuto il sostituto procuratore Paolo Itri: «Ci muoviamo in un contesto dove sono diversi gli interessi in gioco relativi all’urbanistica – spiega Itri -. A giugno 2016 si presenta in comune la persona arrestata con il pretesto di effettuare controlli su cantieri comunali. Nel corso di vari incontri con un funzionario, che lavora all’ufficio tecnico e che è, tra l’altro, responsabile sicurezza di uno di questi cantieri, l’indagato gli prospetta presunte irregolarità». Da questo momento Pisacreta avrebbe cercato – sempre secondo quanto raccolto dagli inquirenti nel corso delle indagini – di ottenere, sotto presunte minacce, il condono di due proprietà riconducibili alla moglie di Pisacreta. «Occorre chiarire – ha sottolineato il sostituto procuratore – che il funzionario comunale non ha mai minimamente pensato di aderire a queste vessazioni e proprio grazie a lui che nasce tutta l’indagine». L’indagato figurava in alcuni progetti anche come tecnico. Avrebbe minacciato il tecnico di infliggere al Comune di Pollica una multa di 30 mila euro.
«Voglio sottolineare in primis il coraggio di denunciare determinati soprusi – ha aggiunto il comandante della compagnia dei carabinieri di Vallo della Lucania, Mennato Malgieri – le indagini sono partite dalla stazione di Pollica. Sono fondamentali questi presidi di legalità disseminati lungo tutto il territorio del Cilento». «L’importanza dei tempi è fondamentale – ha sottolineato Giancarlo Grippo, capo procuratore di Vallo della Lucania – i fatti sono di giugno 2016 e noi siamo a settembre 2016. L’intervento è stato rapidissimo ed è stato effettuato in una zona dove il ripristino della legalità è assolutamente una esigenza prioritaria di questo ufficio perchè, come è noto a tutti, Acciaroli e Pollica sono state zone devastate dall’omicidio di Angelo Vassallo».
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Le immagini della conferenza stampa che si è tenuta giovedì pomeriggio al tribunale di Vallo della Lucania:
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