Le strade del Cilento franano e la Ciucciopolitana continua il suo viaggio lento
| di Marianna ValloneMentre le principali strade di collegamento del Cilento franano sotto lo sguardo impotente di chi la abita, la Ciucciopolitana preferisce fare i suoi sani viaggi lungo percorsi meno noti ma più antichi e suggestivi, quelli che l’uomo ha abbandonato perché «scomodi» da fare con un’auto.
La Ciucciopolitana E’ stata immaginata e ideata da Angelo Avagliano come un’infrastruttura fondamentale che servisse a mettere in rete e connessione i nodi di biodiversità colturale e culturale che innervano il territorio del Cilento. Gli asini, ingegneri naturalistici della scuola fondamentale, diventano mediatori di comunicazione tra le diverse espressioni del territorio del Parco del Cilento.
Un viaggio lento «Riscoprire le vecchie strade, tratte anche abbandonate, attraverso il percorso con l’asino – spiega Angelo Avagliano sul suo sito – consente di manutenerle e di reimpostare una fruizione del territorio a misura d’uomo, valorizzativa e non consumistica, privilegiando il punto di vista lento del procedere a piedi a passo d’asino e non in vetture e treni che spesso tagliano i territori attraversandoli velocemente ovvero mortificandoli e non consentendo al viaggiatore di viverli come essi meritano».
I sentieri I viaggi lenti in compagnia del ciuccio sono due: quello che dal Cilento interno arriva a Paestum e quello che invece raggiunge Sapri. Attraversano i luoghi più suggestivi del territorio. Sette giorni alla scoperta del Cilento che non ti aspetti con guide d’eccezione, Rocco, Catarina e Cerasella e accompagnatori d’esperienza. (I sentieri e le guide)
Come fare E’ sempre possibile percorre l’intero tratto della ciucciopolitana della Città del Parco e anche le singole tratte di Ciucciovie concordando date e periodi contattando Tempa del Fico. Il numero minimo di partecipanti è di 5 persone.
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Info: www.ciucciopolitana.org
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