Sala Consilina: ABC invita i consiglieri a dire si al referendum sull’acqua
| di Biagio CafaroMartedì 17 aprile 2012 sarà discusso nel consiglio comunale di Sala Consilina la proposta di bocciatura del referendum locale presentato dal comitato Acqua Bene Comune contro la privatizzazione dell’acqua. La commissione che ha proposto la bocciatura del referendum era costituita dallo stesso sindaco di Sala Consilina, dal segretario comunale e da un giudice di pace. La richiesta del referendum era accompagnata da una lettera aperta, dove il comitato ABC invitava i consiglieri comunali a riflettere sul ruolo e le responsabilità nei confronti di tutti i cittadini che con il loro voto hanno contribuito ad eleggerli al fine di operare nell’interesse della collettività e della tutela dei beni comuni.
In merito all’ordine del giorno del 17 aprile il comitato Abc ha diramato una lettera aperta indirizzata ai consiglieri comunali affinché sia data la possibilità ai cittadini di esprimere il proprio consenso o meni all’affidamento del servizio idrico integrato dal comune di Sala Consilina al Consac.
La nota del comitato ABC:
E’ finalmente giunta l’ora della Verità!!! Domani sarete chiamati ad esprimere il vostro voto sull’ammissibilità dei due quesiti referendari proposti dal Comitato Acqua Bene Comune, aventi ad oggetto il trasferimento del servizio idrico integrato dal Comune di Sala Consilina al Consac spa di Vallo della Lucania.
In questi giorni state assistendo impotenti non solo ad un via vai continuo di cittadini presso il 4° piano della casa comunale, ma a ripetute e vibranti loro proteste. Rimanete insensibili a tale clima di recriminazioni o volete andare incontro solidali a quanti hanno riposto in voi la cura diretta degli interessi dell’intera comunità? Eppure vi hanno premiato con il voto, perché ripongono in voi aspettative, fiducia, speranza nel pieno ed esclusivo adempimento del vostro mandato in nome e per conto di tutti loro! Ripagate quello specifico affidamento di tali interessi, ricordate che il senso profondo del ruolo che esercitate va nella direzione della cura dei cittadini che rappresentate, abbiate a cuore ogni eventuale ingiustizia che essi sommessamente vi denunciano.
A noi del Comitato Acqua Bene Comune, che siamo stati mossi nella nostra attività dall’esclusivo intento di usufruire di uno strumento di democrazia partecipativa, quale è il referendum popolare, non negate la possibilità di esercitare un diritto, che non appartiene a nessuno in particolare ma a tutti in generale. Ci richiamiamo in questa nostra istanza a quello specifico senso di responsabilità che dovrebbe muovere ognuno di voi nell’esercizio delle sue funzioni pubbliche. Non ci aspettiamo null’altro che questo, profondamente convinti che saprete esprimere al meglio quanto previsto dall’art. 1 del nostro Statuto comunale, che così recita: “l’ordinamento giuridico garantisce ai cittadini appartenenti alla Comunità l’effettiva partecipazione, libera e democratica dell’attività politico-amministrativa programmatoria del Comune” e “nell’esercizio delle funzioni di promozione dello sviluppo della Comunità, gli organi del Comune curano, proteggono e accrescono le risorse ambientali e naturali che ne caratterizzano il territorio ed assumono iniziative per renderle fruibili dai cittadini, per concorrere all’elevazione della loro qualità di vita”.
Proprio il richiamo costante al termine Comunità, che il Comitato Acqua Bene Comune eleva al rango di valore-guida nell’esercizio delle particolari funzioni di consigliere comunale, ci induce ad invitarvi, quindi, ad avere specifica cura della nostra acqua, bene comune, ed a votare per null’altro che non sia la sua animosa,coraggiosa e tenace difesa. Perché si scrive Acqua … ma si legge democrazia!
©Riproduzione riservata