Mozzarella di bufala Dop, Coldiretti incontra allevatori salernitani
| di Luigi MartinoIl presidente provinciale della Coldiretti, Vittorio Sangiorgio, incontrerà mercoledì 17 aprile, alle ore 19.00, a Eboli (in località Corno d’Oro) gli allevatori della provincia Salerno. Si tratta di un incontro – il secondo in poche settimane – finalizzato a discutere le problematiche della filiera, anche alla luce delle recenti polemiche che hanno investito il comparto bufalino. Com’è noto, il Ministero delle Politiche agricole – nell’ambito del decreto “Disposizioni per la produzione della mozzarella di bufala campana Dop” – ha stabilito che dal primo luglio 2013 gli operatori che nei loro stabilimenti non lavorano esclusivamente latte di bufala proveniente dall’area di produzione della mozzarella di bufala campana dop, dovranno dotarsi di un secondo stabilimento.
«Si tratta – precisa Sangiorgio – di un provvedimento che tutelerà i consumatori, gli allevatori e gli stessi trasformatori. La separazione degli stabilimenti scongiura a monte il rischio contraffazione evitando che latte non a denominazione di origine possa contaminare la vera mozzarella di bufala campana dop, ingannando spesso il consumatore, convinto di mangiare mozzarella dop e non un prodotto solo lontano parente. E’ anche un modo – continua il presidente di Coldiretti Salerno – per difendere un sistema produttivo che vale mezzo miliardo di euro all’anno, che coinvolge circa 1500 produttori ed è volano per l’economia e l’occupazione della Campania».
Durante l’assemblea con gli allevatori della provincia, infine, si discuterà della corretta applicazione dell’articolo 62, che consente, agli allevatori, di avere regole certe nei rapporti con la trasformazione e la distribuzione. «Coldiretti Salerno – conclude Sangiorgio – sta lavorando nel tentativo di dare risposte efficaci alle esigenze manifestate dagli allevatori. E insieme a loro stiamo cercando una strada condivisa che risolva definitivamente il problema della redditività delle stalle, attualmente in grave difficoltà».
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