Rifiuti: uno spiraglio di apertura per i lavoratori

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Rifiuti: uno spiraglio di apertura per i lavoratori

L’incontro che si è tenuto quest’oggi, giovedì 16 maggio 2013, presso la sala consiliare di Vallo della Lucania tra i rappresentanti dei comuni, i lavoratori e l’assessore provinciale Bellacosa ha restituito un minimo di speranza ai lavoratori. Prima notizia positiva è stata la presenza di circa 35 comuni dei 49 del Consorzio, risultato che non si otteneva da tempo, a quanto pare la lettera dei lavoratori ha avuto il suo effetto. Di positivo anche quanto stabilito per gli stipendi arretrati. Infatti i comuni morosi sfrutteranno la recente legge di stabilità per accedere ad un mutuo trentennale attraverso la cassa depositi e prestiti. Tale azione dovrebbe portare nelle casse del Consorzio smaltimento rifiuti Salerno 4 tre milioni di euro che serviranno a pagare gli arretrati ai lavoratori del Corisa 4 e della Yele.

Altro punto dolente del comparto rifiuti sono gli scenari futuri. In questo caso l’assessore all’Ambiente della provincia di Salerno ha preso in mano la situazione illustrando le tre soluzioni possibili dopo lo scioglimento dei consorzi destinati a chiudere a fine giugno. La soluzione meno apprezzata è quella di affidare il ciclo dei rifiuti ai privati. Poco convincente anche quella di affidare il servizio alla provincia mediante Ecoambiente Salerno. La terza soluzione sembra quella più gradita ai sindaci cilentani, ovvero affidare la gestione del ciclo dei rifiuti ad una società organizzata come la Yele. Però anche questa soluzione ha creato mal di pancia tra i tanti che indicano proprio nella società dei rifiuti del Cilento la mala gestione del ciclo dei rifiuti.

Sta di fatto che entro una settimana sarà costituito un tavolo tecnico dove la provincia di Salerno e i 49 comuni del Cilento con rappresentate il sindaco di Vallo della Lucania, Antonio Aloia, studieranno quale misura adottare per fuoriuscire dalla situazione di crisi nella gestione del ciclo dei rifiuti nel Cilento.

Non del tutto soddisfatti i lavoratori che dopo le promesse attendono le azioni: «Noi restiamo sempre in agitazione – dichiara Valentino Feola, operaio Yele -. Oggi un piccolo passo è stato fatto ma ora vogliamo che alle parole si sostituiscano i fatti».

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