La Cilentana resta chiusa, i sindaci: «Serve l’esercito»

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La Cilentana resta chiusa, i sindaci: «Serve l’esercito»

Si è concluso senza trovare nessuna soluzione l’incontro che si è tenuto martedì nell’aula consiliare del Comune di Vallo della Lucania. Al centro del dibattito, voluto fortemente dal sindaco Antonio Aloia, le condizioni disastrose nelle quali versa la strada provinciale 430 che attraversa tutto il Cilento. Intorno al tavolo si sono seduti trenta sindaci di diversi comuni del comprensorio. La provinciale è chiusa al traffico dal 27 gennaio e, pare, che non sarà riaperta nemmeno per i prossimi giorni. I problemi sono due: manca la vigilanza e il manto stradale è dissestato. Lungo il viadotto interessato dal movimento franoso, sull’asfalto, si è formato un avvallamento pericoloso soprattutto per i ciclomotori. Le prove di carico e i lavori sui piloni non sono bastati. Bisognerebbe rifare la carreggiata nord, ma non c’è tempo e, da quanto emerso, mancherebbero anche i fondi. Il secondo problema è legato alla vigilanza. La Provincia non ha a disposizione abbastanza uomini. Alcuni comuni cilentani, come Agropoli, Castellabate, Stio e Magliano si sarebbero fatti avanti, ma non bastano comunque i vigili e la polizia provinciale messi a disposizione dai vari enti. Ora le proposte fuoriuscite dall’incontro sono due: la richiesta dell’esercito e della protezione civile oppure l’installazione di due blocchi di new jersey per consentire il transito solo alle automobili lungo il viadotto della Cilentana. 

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