Vini infetti dalla Spagna: danni imprese Cilento
| di Lucia Cariello«Alcuni nostri sostenitori e simpatizzanti pugliesi ci informano che dalla Spagna si stanno esportando, verso i nostri mercati e in particolare verso i concentratori e trasformatori italiani mosti e vini infetti». A dichiararlo è Sergio Passariello, presidente di Imprese del Sud, associazione meridionale nata a difesa e tutela della sana imprenditoria meridionale.
«Se la notizia fosse vera – continua Passariello – i prodotti vitivinicoli sarebbero in serio pericolo, con gravi danni per la nostra agricoltura che si rifletterebbero sulla nostra già fragile filiera produttiva. Le cantine e i produttori del Sud Italia – continua Passariello – sono già con l’acqua alla gola, considerando che rispetto allo scorso autunno il costo medio è sceso da 35 a 12 centesimi al chilo e la congiuntura economica, associata al peso fiscale e burocratico a cui è sottoposta l’agricoltura italiana, ha definitivamente schiacciando la sana imprenditoria del Sud. Inoltre c’è da combattere la concorrenza che arriva dai Paesi del Nord Africa, dalla Spagna e dalla Turchia».
«È noto ormai – chiarisce Passariello – che sempre più spesso arrivano nei nostri porti navi cariche di mosto già preparato, che viene comperato a un prezzo chiaramente inferiore rispetto a quello che dovrebbe essere riconosciuto ai nostri produttori. «Per i motivi esposti – conclude Passariello – chiediamo al ministro dell’Agricoltura, Nunzia De Girolamo, di attivare tutte quelle procedure previste dalla normativa vigente, al fine di verificare se le informazioni, a noi pervenute, risultino fondate e se ciò fosse di procedere immediatamente ad attivare tutte le misure necessarie per garantire la tutela dei nostri prodotti, sensibilizzando le autorità locali e regionali ad un maggior controllo. Auspichiamo, con immediatezza un intervento autorevole e determinato, che possa trasmettere tranquillità e sicurezza, in primis ai nostri produttori e non ultimo a tutti i consumatori».
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