Intervista a mister Pino Rigoli sul grande momento dell’Agropoli
| di Andrea PassaroL’Agropoli, con la gestione Rigoli, ha cambiato volto, guadagnando un posto tra le grandi squadre che aspirano alla vittoria del campionato. La squadra cilentana ha, insieme a Torrecuso, Akragas e Neapolis, il migliore attacco. Inoltre mister Rigoli ha invertito la tendenza in trasferta: oggi 16 sono i punti conquistati rispetto ai 17 racimolati in casa. Queste le parole di mister Pino Rigoli sul momento dei delfini e i programmi per il futuro.
Mister Rigoli con lei alla guida dell’Agropoli, la musica è cambiata. A questo punto della stagione i cilentani non hanno nulla da temere?
«Il merito di quanto stiamo facendo è dei giocatori. Forse nella mia carriera questo è uno dei migliori gruppi che io abbia mai allenato: per come lavorano e rispondono alle mie sollecitazioni. Abbiamo valori importanti che ci aiutano: oltre quelli tecnici ci sono quelli umani, di cultura al lavoro e alle regole. Siamo trasparenti, leali e seri tra di noi»
Dopo la prestazione contro l’Akragas, giunti a questo punto della stagione, quali squadre possono dare fastidio?
«Le cinque compagini che sono davanti fino alla Frattese. Fermo restando che Akragas e Torrecuso sono avvantaggiati»
Con la sua gestione si è invertita la tendenza anche dei cattivi risultati in trasferta. Giocare fuori casa oggi è come giocare in casa?
«Abbiamo raggiunto il giusto equilibrio che ci vuole. Abbiamo fatto giocare chi non aveva mai giocato come Napoli e Siano. Oggi abbiamo acquisito la mentalità che ovunque giochiamo dobbiamo fare risultato. Sebbene ci mancano 3 punti, persi con la Gioiese e con il Rende»
Cosa manca ancora all’Agropoli per dirsi perfetta?
«Dobbiamo migliorare in fase di attacco, sebbene siamo tra i migliori attacchi di questo campionato e magari prendere meno gol»
Questo Agropoli può aspirare alla promozione?
«Possiamo aspirare a fare un campionato importante nel quale possiamo dire la nostra. Le tre squadre favorite sono Neapolis, Torrecuso e Akragas su tutte. Abbiamo tanto ancora da lavorare ma abbiamo fatto scelte importanti che ci stanno dando ragione, mettendo in squadra giovani e togliendo pezzi da 90 e parliamo di Scognamiglio, Giraldi e Tiscione»
©
©Riproduzione riservata