Giro d’Italia 2013, un’occasione persa
| di Biagio CafaroManca poco per la partenza del 96esimo Giro d’Italia. Sabato 4 Maggio la partenza con una gara in circuito a Napoli, per poi spostarsi domenica con una cronometro sull’isola d’Ischia e quindi l’arrivo nel Cilento. Lunedì 6 maggio la 3 tappa partirà da Sorrento per arrivare ad Ascea Marina, a preoccupare non sono i metri di dislivello o il chilometraggio, essendo la tappa più lunga dell’edizione 2013 con i suoi 222 chilometri, bensì le strade del martoriato Cilento. Da non dimenticare la partenza della 4° tappa con partenza da Policastro Bussentino in direzione Calabria, con arrivo in salita a Serra San Bruno (Vibo Valentia).
Le strade. Come detto, a dare i maggiori grattacapi per la 3° tappa sono le condizioni delle strade che già hanno costretto gli organizzatori a spostare il primo Gran premio della montagna da Mercato Cilento a San Mauro Cilento. Nonostante tutto, la situazione sulla strada provinciale 269 tra Ceraso ed Ascea, passando per Santa Barbara, Mandia, Catona e Terradura, sta lentamente migliorando grazie all’apertura di 4 cantieri ma le criticità permangono.
La frana tra Pioppi e Casal Velino. A preoccupare nelle ultime ore il tratto di strada dell’ex ss 267 tra Pioppi e Casal Velino Marina, inserito con l’ultima variazione al percorso. Anche in questo caso è collassata la strada creando due scalini e numerose crepe nell’asfalto rendendo pericolosa la percorrenza.
A preoccupare i cittadini non è tanto il passaggio della Carovana rosa, ma il parmanere delle condizione delle strade del Cilento. Il Giro d’Italia poteva essere un’opportunità per ripristinare quantomeno le strade percorse dai ciclisti e le più importanti arterie, come la variante alla ss 18, presso l’uscita di Prignano per permettere un tranquillo afflusso dei tifosi e dei turisti nel territorio.
A quanto pare la scelta è stata un’altra, rendere le strade il “meno peggio possibile” per far passare incolumi i ciclisti e lasciare ai cittadini tutte le rogne di una viabilità ormai al collasso.
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