Capaccio: bambino alla raccolta differenziata, il comune sospende Lsu

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Capaccio: bambino alla raccolta differenziata, il comune sospende Lsu

Distribuisce buste per la raccolta differenziata timbrando gli appisiti tesserini dei cittadini, ma a farlo non è l’addetto preposto dal comune ma un bambino. Questo è quanto accaduto a Capaccio Scalo presso l’ufficio Ecologia e ambiente in Piazza Santini. Vista la scena un cittadino ha fotografato il bambino al lavoro postandola sul gruppo Facebook “Amici di Paestum.it”. Immediate le reazioni sul social network con un acceso dibattito. Tra gli utenti chi critica aspramente il comportamento del funzionario preposto dal comune che si è fatto sostituire dal bambino e i detrattori di chi ha pubblicato la foto su facebook.

La reazione del comue di Capaccio non si è fatta attendere: «L’amministrazione comunale di Capaccio Paestum e gli uffici preposti alla gestione del personale hanno immediatamente avviato un’indagine interna anche attraverso l’ausilio della polizia locale. Dall’indagine è emerso che il bambino non è il figlio di una dipendente comunale, bensì di una dipendente dell’ufficio di collocamento, situato nello stesso edificio, per cui non è compito del comune di Capaccio Paestum adottare provvedimenti nei suoi riguardi,  bensì , qualora si ritenga opportuno, dell’ufficio di cui è dipendente». 

Il comune fa sapere anche che il lavoratore Lsu preposto alla raccolta differenziata a Capaccio Scalo sarà sospeso e che si costituirà come parte lesa in un eventuale procedimento penale: «Per quanto riguarda, invece, il lavoratore socialmente utile addetto alla distribuzione delle buste per la raccolta differenziata, al cui posto si sarebbe trovato il minorenne, è stato immediatamente sospeso dal servizio, in attesa che si faccia chiarezza sull’intera vicenda. L’amministrazione ribadisce la sua assoluta estraneità ai fatti in questione e fa sapere che intende costituirsi parte civile qualora ne derivi un procedimento penale teso a tutelare i diritti del minore e l’immagine dell’ente che è da ritenersi parte lesa».

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