Vallo della Lucania, ripreso il processo sul caso Mastrogiovanni: assenti molti dei diciotto imputati
| di Marianna ValloneSi è tenuto mercoledì, presso il tribunale di Vallo della Lucania, il processo sul caso Mastrogiovanni che vedrebbe imputati sei medici e dodici infermieri del reparto di psichiatria dell’ospedale San Luca di Vallo.
La morte di Francesco Mastrogiovanni, maestro di Castelnuovo Cilento, è avvenuta dopo 83 ore di contenzione nella notte del 4 agosto 2009 per edema polmonare in una stanza dell’ospedale di Vallo della Lucania.
Molti dei diciotto imputati sono assenti. E’ la giornata della difesa perché devono essere sentiti i testi a favore degli imputati. Se ne presentano solo quattro: due infermiere, una paziente e un medico.
Ad aprire il dibattito l’infermiere dell’ospedale di Sapri che riferisce di aver lavorato nel 2007 per due-tre mesi al San Luca ed era tutto regolare, non ha mai visto pazienti legati.
Stessa versione per una giovane paziente che dice di essere stata ricoverata in trattamento sanitario volontario nel 2003-2004 e non ha mai visto violenze su pazienti, nè contenzione.
Elisabetta Garzo, presidente del tribunale, fa però notare che si riferiscono fatti lontani negli anni rispetto al caso del quale si discute.
E’ la volta di Olimpio Piccirillo, medico che ha lavorato nel reparto di psichiatria del San Luca di Vallo nel 2000, dunque, 9 anni prima della morte di Mastrogiovanni.
Riferisce anche lui la buona opinione dei colleghi ma alla domanda sulla contenzione dichiara: “Io non la facevo”, e ripete più di una volta di non sapere se i suoi colleghi la praticassero. A questa domanda ne segue una sulla sua laurea e dice di essere laureato in medicina gastroenterica ma di aver lavorato nel reparto di psichiatria di Vallo. Anche nel suo caso, come negli altri, riferisce fatti lontani dal 2009.
Un’infermiera del reparto di psichiatria, Cirillo, anch’essa imputata, viene chiamata a deporre ma, date prima dell’udienza le generalità all’usciere, nel momento della deposizione abbandona il tribunale senza comunicazioni, evitando che possa essere interrogata.
“Il presidente del tribunale – comunicano i membri del comitato “Verità e giustizia per Francesco Mastrogiovanni – ha richiamato i difensori degli imputati alle responsabilità dei loro atti, ricordando quanto stabilito dall’udienza del 2011: entro il 31 gennaio devono essere sentiti improrogabilmente tutti i testi degli imputati perchè il processo deve andare avanti”.
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