Cilento a rischio collegamenti: ecco la proposta di Fareambiente

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Cilento a rischio collegamenti: ecco la proposta di Fareambiente

Tax free e Cilento Marina Excellence sono due delle proposte lanciate da Fareambiente per tentare almeno di arginare il problema dei collegamenti che da mesi attanaglia il Cilento. A proporle è Giuseppe Colopi, responsabile dell’associazione per i comuni del Cilento. Si tratterebbe, da un lato, di agevolazioni fiscali per le imprese dei cilentani, e dall’altro di provare a primeggiare nei collegamenti via mare. «Come sappiamo da tempo l’intero territorio a causa di frane e smottamenti è impossibile da percorrere. – spiega Colopi – La campagna “Proteggiamo il Cilento” promossa da Fareambiente ha evidenziato il fatto che le frane sulla Sp 430 sono solo la punta dell’iceberg, in realtà crollano tutte le vie che collegano i comuni e con esse anche l’allacciamento a Vallo della Lucania, l’unica sede degli uffici amministrativi-burocratici-sanitari a causa della politica di centralizzazione».

«I Laboratori di Fareambiente – ha continuato il responsabile – hanno incontrato grandi difficoltà a consegnare una mappa aggiornata dell’emergenza Cilento poichè gli smottamenti sono continui, frequenti, variamente dislocati. E’ di questi giorni la notizia che un’indagine svolta dai tecnici della Provincia di Salerno ha rivelato che la strada provinciale 430 è in pericolo di crollo per tutto il tratto, poiché l’intero viadotto è senza basi e sta scivolando sulla roccia. Probabilmente – ha detto Colopi – a questo punto i fondi per la messa in sicurezza e l’adeguamento stanziati dalla Regione Campania non saranno sufficienti. Imprese e cittadini del Cilento per i disservizi già patiti e per quelli che continuano a patire avrebbero diritto a godere di una tassazione agevolata. Tax free per chi ha il “coraggio” di vivere, lavorare e fare impresa nel Cilento».

«Prestando attenzione ad uno soltanto dei settori economici vitali del Cilento, il turismo, – continua ancora Colopi – ci si rende subito conto di quanto “l’inaccessibilità” del territorio stia danneggiando il comparto. Il Cilento è un grande museo a cielo aperto di storia tradizioni e bellezze naturali, ma da qualche parte ai visitatori si deve pur permettere di entrare. Escludendo gli aerei c’è da chiedersi: se ci sono enormi difficoltà via terra, almeno il Cilento è raggiungibile via mare?». «I porti non mancano -prosegue – ed esistono delle iniziative per creare una sinergia tra di essi (i comuni interessati sono Agropoli, Castellabate, Camerota, Casalvelino, Centola Palinuro, Montecorice, Pisciotta, Pollica, San Giovanni a Piro, Sapri) ma anche in questo campo c’è tanto ancora da fare. Agropoli ha uno dei porti più grandi, e sono in programma ulteriori interventi di ampliamento e riqualificazione».

Secondo Fareambiente «è necessario che le azioni vadano calibrate con un occhio alla qualità. Il Rina – Registro Italiano Navale –, massima autorità in materia di certificazione, ha messo a punto un nuovo sistema di attestazione del livello di qualità del servizio erogato dalle marine turistiche che abbraccerà non solo i servizi tipicamente “portuali”, ma anche tutte le particolarità interessanti per il diportista che rendono una marina un luogo di relax oltre che una ‘porta di accesso al territorio’».

«Porto Lotti è stato il primo approdo a ricevere il riconoscimento “Marina Excellence” da parte di Rina ed è a questi livelli di qualità che il Cilento deve mirare. – continua Colopi – Navigando semplicemente su internet ci si rende conto che invece domina la confusione. I siti dedicati alle marine del Cilento sono “magri” e privi di appeal in un settore dove la concorrenza è globale e spietata. Wikipedia ha realizzato un elenco dei porti turistici italiani e campani, il porto di Agropoli non è nell’elenco (è presente invece quello di Marina di Camerota). Su alcuni siti di settore il porto di Agropoli è menzionato ma quando l’internauta clicca sul link dedicato accede alla descrizione del porto di Marina di Camerota non a quella della marina di Agropoli. Sui blog alcuni diportisti lamentano carenza di servizi ai moli, aree rifornimento carburante inaccessibili, poca vitalità, pochi collegamenti sia tra le marine che con le aree interne«. Colopi con alcuni  tecnici esperti in materia di turismo, economia, ingegneria e diritto ambientale, ha creato un laboratorio aperto a cittadini, imprese e istituzioni, al fine di conseguire il “Cilento Marina Excellence” e realizzare tutti quei progetti che garantiscano sostenibilità ambientale e servizi di eccellenza.

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Twitter @MariannaVallone

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