Ortodonico e i riti della Passione: il circuito del Venerdì Santo
| di Giuseppe ConteIl rituale del Venerdì Santo rappresenta uno dei momenti più significativi del panorama culturale e tradizionale del territorio cilentano. È qui che la fede cristiana mostra la sua massima espressione; una espressione che rimanda agli albori del 900 ultimo scorso e in alcuni casi alla metà del secolo appena anteriore.
Le confraternite fondano la loro esistenza nella convinzione di porre alla base della realtà cristiana, una devota espressione verso le gesta del Cristo. Dapprima associazioni di laici, hanno una origine remota; sorte in altre forme e in epoche diverse, presumibilmente, almeno agli albori, ad opera di ecclesiastici.
Quella del “Santissimo Rosario” di Ortodonico (Montecorice), è nata nel 1875. Con il passare del tempo, la devozione delle genti locali, il forte legame di appartenenza sia al territorio che al mondo cristiano, ha originato le note “congrèe” che hanno visto riunirsi laici sotto forma di associazioni al solo scopo di ricordare la “Passione di Cristo”. A contraddistinguere la ritualità locale, nell’Antico Cilento (costituito dalle terre che formano il massiccio della Stella, un tempo Monte Cilento per l’appunto) è il “percorso circolare” che ogni confraternita compie al dì del Venerdì precedente la resurrezione del Cristo. Tale usanza ha un valore altamente simbolico: con il passare degli anni, seguendo questa rotazione ciclica, ogni confraternita dei villaggi orbitanti intorno al Monte Stella, compie un “viaggio circolare”, che porta ognuna di esse a toccare gli altari della riposizione allestiti nei paesi del Cilento Antico.
Per l’anno 2013, la confraternita di Ortodonico, compirà il seguente itinerario: Capograssi (Serramezzana), San Teodoro (Serramezzana), Serramezzana, San Giovanni (Stella C.), Omignano, Sessa C., San Mango (Sessa C.), Perdifumo, Agnone (Montecorice), Montecorice, Fornelli (Montecorice), SS. Salvatore di Socia (Chiesa madre dei casali della Socia, Montecorice) per chiudere il cerchio nella chiesa di Ortodonico.
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