Ruspe e mezzi pesanti sulle spiagge e in acqua tra Camerota e Palinuro (FOTO)
| di Luigi MartinoCi sono i segni del passaggio di mezzi pesanti sulla spiaggia di Palinuro, ma in rete sono finite anche le fotografie degli escavatori che lavorano di notte nelle acque di Marina di Camerota. Il tam tam degli internauti è sbalzato da Twitter a Facebook, dal chiacchiericcio dei pescatori cilentani ai bar delle località pluri premiate da Legambiente e dalla Fee. Palinuro è Bandiera Blu per il 14esimo anno consecutivo. Camerota ha conquistato le quattro vele di Legambiente, Bandiera Blu per gli approdi e vanta la spiaggia più bella d’Italia per il 2013.
Gigli marini e nidi tartarughe Secondo il racconto di alcuni cittadini che hanno scattato le fotografie per denunciare l’accaduto almeno tramite Facebook, sulla spiaggia delle Saline di Palinuro ci sarebbero dei punti segnati dal passaggio di alcuni mezzi meccanici. Sempre secondo chi si è recato sul posto «quelle ruspe avrebbero distrutto diversi gigli marini», una specie che cresce rigogliosa lungo quella parte di litorale ed è super protetta dai vincoli stabili dal Parco nazionale del Cilento, e avrebbero sommerso di sabbia un canneto. Probabili opere di spianamento, viene da pensare guardando le immagini. La stessa spiaggia, l’anno scorso, ha ricoperto il ruolo di «culla naturale» per la nascita di diversi esemplari di tartaruga Caretta Caretta. La mamma ha deciso di nidificare lì e lasciare le proprie uova dalle quali sono nati i piccoli. Il nido è stato monitorato giorno e notte da volontari e da ricercatori coordinati dagli uomini della stazione Zoologica di Napoli. A parere degli esperti mamma tartaruga avrebbe scelto quella spiaggia perchè incontaminata e immersa nella natura. Ma se l’uomo avesse davvero modificato questo ambiente con mezzi meccanici, quali sarebbero le conseguenze?
Buche in mare pericolose Stessa storia a Marina di Camerota. Qui, però, i documenti fotografici mostrano gli escavatori, coordinati da un pattino con a bordo due persone, che lavorano in mare. E’ possibile entrare in acqua con dei mezzi meccanici? Il movimento della sabbia quali conseguenze può apportare alla balneabilità e alla pulizia del mare? Chi sceglie la spiaggia della Calanca afferma di «aver notato dei dislivelli in acqua». Lì dove il fondale è sempre basso, noto per portare con più tranquillità i più piccoli a fare il bagno, di giorno in giorno verrebbe modificato dagli escavatori creando, sempre a parere dei genitori, «dei pericoli e delle buche improvvise in mezzo al mare». Inoltre c’è chi afferma di aver notato delle macchie di olio o di carburante galleggiare sul mare. La spiaggia della Calanca si è visibilmente accorciata negli ultimi anni causa l’erosione costiera che colpisce tutto il litorale cilentano. I lidi balneari della zona sono in difficoltà: non sanno a volte dove piantare gli ombrelloni per mancanza di sabbia. E allora che senso hanno questi lavori? Servono ad allungare la spiaggia? O a creare barriere contro l’erosione? Sono autorizzati?
La replica L’amministrazione di Camerota risponde al giornale del Cilento: «I lavori sull’arenile di Camerota sono volti a favorire e migliorare la balneazione nell’ottica delle politiche ambientali da tempo avviate e riconosciute e sono autorizzati dalla Regione. I lavori in corso d’opera – afferma la giunta Romano – non intaccano il giglio marino che intendiamo continuare a tutelare con la protezione e la cura ampiamente dimostrata che è sotto gli occhi di tutti. Non compete a noi commentare quanto avviene altrove, ma ci corre d’obbligo sgombrare il campo da ogni tipo di equivoco che potrebbe nascere da inappropriato paragoni».
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