Camerota, prelevano contanti dal bancomat rubato e scassinano sala giochi: due cugini nei guai
| di Luigi MartinoNella mattinata di giovedì i carabinieri della stazione di Marina di Camerota, agli ordini del maresciallo Massimo Di Franco, hanno arrestato due cugini del posto con l’accusa di furto aggravato e continuato e furto in abitazione. Dopo un’intensa attività investigativa i militari hanno raccolto gli elementi utili per acciuffare i due.
I furti I fatti risalgono a pochi mesi fa quando nella notte tra il 9 e il 10 aprile il borgo cilentano venne scosso da una serie di furti. I carabinieri avviarono subito le indagini nella giusta direzione. Due i colpi in particolare: il primo venne messo a segno alla sala giochi ‘Zancale’ situata sul lungomare Trieste, il secondo al bar ‘Negroni’ nei pressi di un noto villaggio della zona. Dalla sala giochi i due cugini, Massimo D’Isabella 31 anni e Alessandro D’Isabella 20 anni, rubarono 500 euro in contanti scassinando la finestra del locale. Dal bar, invece, i ladri portarono via il bancomat del titolare. Fin qui i furti commessi sarebbero potuti passare per inosservati, ma i D’Isabella hanno commesso un errore.
L’indizio Nella stessa notte con il bancomat rubato dal bar ‘Negroni’ Alessandro e Massimo hanno prelevato da uno sportello bancario 750 euro. I carabinieri hanno analizzato i filmati delle telecamere di videosorveglianza della banca e sono riusciti a riconoscere i soggetti. I militari, in seguito, hanno anche perquisito le abitazioni e trovato la refurtiva e alcune tracce utili della commissione dei furti.
L’arresto All’alba di stamattina, giovedì, l’epilogo che, secondo i carabinieri, «ha riportato serenità e giustizia nel piccolo comune cilentano». Il gip del tribunale di Vallo della Lucania, su richiesta della procura, ha emesso le ordinanze di custodia cautelare nei confronti dei due cugini di Marina di Camerota che sono stati sottoposti agli arresti domiciliari.
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