«Vallo di Diano nel primato europeo per la ridotta mobilità ferroviaria»
| di RedazioneSi festeggerà il prossimo 18 luglio a Polla l’entrata in servizio del primo autobus d’Europa cardioprotetto, ovvero con un defibrillatore a bordo che può essere manovrato dall’autista, appositamente formato, per soccorrere un infartuato. Certamente tra coloro che potranno essere soccorsi non ci saranno persone a Mobilità Ridotta, che secondo la definizione rinvenibile sul sito di Trenitalia sono “le persone che si muovono su sedia a rotelle per malattia o per disabilità; le persone con problemi agli arti o con difficoltà di deambulazione; le persone anziane;le donne in gravidanza; i non vedenti o con disabilità visive; i non udenti o con disabiltà uditive;le persone con handicap mentale”. Per il loro trasporto RFI (Rete Ferroviaria Italiana) garantisce, in ossequio al Reg.UE 1371/2007, un’assistenza attraverso un Numero Verde Nazionale, Sale Blu, percorsi tattili e servizio accompagnamento in stazione per i non vedenti, stazioni attrezzate anche con carrelli elevatori, es. Battipaglia, Salerno, Napoli, Sapri, Agropoli, Potenza,ecc., mentre Trenitalia possiede Treni Regionali, come ad esempio il Minuetto Diesel, accessibili con carrozzelle, idonea toilette, segnaletica in braille, avvisatori luminosi ed acustici, ecc.. I titolari di indennità di accompagnamento, gli ipovedenti, i grandi invalidi di guerra e per servizio hanno, inoltre, diritto al biglietto gratuito per l’accompagnatore. Per queste persone, invece, il Vallo di Diano è un territorio da cui non si può nè partire nè arrivare con i mezzi pubblici, visto che i treni non vi circolano dal 1987 e le imprese di trasporto con autobus di linea non forniscono loro alcun tipo di specifica assistenza, pur essendo quest’ultima obbligatoria dal 1 marzo 2013 per quelli che percorrono distanze superiori ai 250 km, ai sensi del Reg.UE 181/2011, che riguarda i diritti dei passeggeri trasportati con autobus di linea. Non vorremmo trovarci nella stessa situazione narrata in un aneddoto riguardante la Rivoluzione francese. Infatti si racconta che alla regina Maria Antonietta, prima della sua cattura e morte con la ghigliottina, fu fatto presente che il popolo aveva fame ed occorreva del pane. La risposta regale fu che al popolo bisognava dare delle brioches. Nel nostro caso il pane è rappresentato dall’assistenza alle persone a ridotta mobilità per i viaggi in treno, mentre le brioches sono gli autobus di linea con il defibrillatore a bordo. Lasciamo le ovvie conclusioni ai lettori riguardo all’opportunità di questi festeggiamenti, ai cui sono stati invitati anche gli Assessori Regionali ai trasporti di Campania e Basilicata.
In conclusione, il Comitato intende spendere parole di apprezzamento per l’iniziativa di Iacopo Mello: il giovane sta conducendo una battaglia social intitolata “Vorrei prendere il treno” al fine di sensibilizzare le istituzioni al problema dei disabili e delle persone a ridotta mobilità impossibilitate a spostarsi se non tramite le strade ferrate e i convogli predisposti. Nei prossimi giorni anche il direttivo esprimerà la sua solidarietà a Jacopo e parteciperà all’iniziativa dei selfie.
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