Scario dice addio alle palme sul lungomare, immediato l’abbattimento: infestate dal punteruolo rosso
| di Marianna ValloneQuelle che incorniciano Scario, sono probabilmente le ultime palme presenti sul territorio del basso Cilento. Ieri pomeriggio con un’ordinanza, il sindaco Ferdinando Palazzo è stato costretto a ordinare l’immediato abbattimento delle undici palme presenti sul lungomare e nel parcheggio vicino. Sono tutte infettate dal punteruolo rosso, il coleottero di origine asiatica che continua a flagellare la riviera cilentana. Dopo aver fatto strage di piante in quasi tutti i comuni costieri, costringendo al taglio di oltre un centinaio di fusti malati da anni, l’insetto killer ora si è spostato a Scario, dove le palme erano fino ad ora scampate all’attacco. «Si tratta di palme dattilifere – ha spiegato al giornale del Cilento il primo cittadino – e prima non erano state attaccate dal punteruolo rosso». Nel centro di Scario le piante sono di tipo Washingtonia, più resistenti delle Canariensis, decimate dal punteruolo rosso. Ma ora l’insetto le ha colpite tutte. «L’ordinanza – ha aggiunto Palazzo – non riguarda solo l’abbattimento. E’ anche di carattere generale perché il fenomeno coinvolge anche i privati, per cui ho chiesto di verificare con una scheda comunicata all’ufficio tecnico le condizioni delle piante». Il tutto dovrà essere coordinato dal servizio fitosanitario regionale.
Le piante sono state ispezionate nei giorni scorsi dagli ispettori fitosanitari della Regione che hanno riscontrato i sintomi dell’infestazione da Rhynchophorus ferrugineus. «Il problema principale – ha continuato il sindaco – è che non riusciamo a controllare l’attacco del punteruolo rosso. Anche con un monitoraggio, è inutile. Il caldo di questi giorni ha reso l’attacco dell’insetto ancora più incisivo, un pericolo per la salute pubblica dei cittadini». Un rischio che l’amministrazione chiaramente non vuole correre, soprattutto dopo l’episodio delle scorse settimane, quando una palma è crollata ed ha colpito una donna del posto ferendola, fortunatamente, in modo non grave.
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