In pericolo facoltà di medicina a Salerno: dal Cilento sostegno agli studenti

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In pericolo facoltà di medicina a Salerno: dal Cilento sostegno agli studenti

Un unico coro giunge dai politici cilentani e non contro la chiusura delle aule della facoltà di medicina dell’Università di Salerno all’ospedale Ruggi d’Aragona disposta dal manager dell’azienda ospedaliera Elvira Lenzi. La preoccupazione è quella di un primo passo verso la chiusura della facoltà che è nata da pochi anni nella città della Scuola Medica: “Caldoro vuole chiudere la facoltà di medicina -chiosa Nicola Landolfi, segretario provinciale del Pd -. Caldoro, Cosentino, il PDL hanno mandato a Salerno la Lenzi a chiudere la Facoltà di Medicina. Visto che non c’è l’assessore regionale alla sanità bisogna occupare con trombe e trombette la sede della presidenza della Giunta regionale o l’assessorato all’Università se non vogliamo perdere tempo e se non vogliamo l’agonia lenta del nostro territorio come per il trasporto pubblico e gli idraulico forestali. Il problema è alla regione ed è lì che bisogna andare!”

Sempre dal Pd immediati i provvedimenti di Antonio Valiante, vice presidente del consiglio regionale della Campania: “In data odierna ho chiesto al residente della commissione Sanità, la convocazione urgente del direttore generale dell’Azienda Ospedaliera Universitaria “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona” di Salerno per relazionare in merito all’occupazione ospedaliera da parte degli studenti della facoltà di Medicina e Chirurgia attualmente in agitazione”.

Non da meno Luigi Cobellis, presidente del gruppo Udc alla regione Campania: “Inaccettabile, credo sia la parola esatta. Al di là delle polemiche, ci sono dei ragazzi, aspiranti medici, che vedono il loro diritto allo studio messo in discussione da problemi di amministrazione e giustamente reagiscono. Io sto dalla loro parte”.

Come Landolfi, Cobellis inscrive ciò che sta succedendo alla facoltà di Medicina solo uno dei tanti episodi che mettono in secondo piano i cittadini: “Ormai è evidente a tutti che lo scontro istituzionale è diventata una prassi tutta salernitana e che da qui discendono i problemi veri di questi ultimi anni – ha continuato Cobellis -. L’Università è solo l’ultimo episodio di una sequela di scontri che ha visto finire dalla parte delle vittime sempre e solo i cittadini. Oggi sono gli studenti di Medicina ma vale anche per gli utenti del Cstp o dell’aeroporto di Pontecagnano: lo scontro istituzionale come prassi politico-amministrativa è il vero problema di questa terra perché impedisce qualsiasi avanzamento”.

Le conseguenza, per Cobellis, sono inevitabili: “Questi episodi alimentano l’antipolitica e la sfiducia nelle istituzioni. Il protrarsi di uno stallo inaccettabile finirebbe per dare definitivamente ragione al qualunquismo e al disfattismo. Per questo rivolgo un appello a tutte le istituzioni coinvolte perché mettano da parte le questioni di principio e si adoperino concretamente per risolvere il problema. Se lo meritano i ragazzi e le ragazze che rappresentano il nostro futuro e ai quali dobbiamo noi per primi dare l’esempio”.

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