Vallo di Diano,le dichiarazioni del vice sindaco di Montesano sulla recente manovra finanziaria bis del Governo
| di Federico MartinoRiceviamo in redazione una dichiarazione di Rinaldi sulla manovra ferragostana varata dal Governo. Pubblichiamo integralmente:
Il giovane amministratore dichiara: “La critica situazione economica generatasi a livello globale richiede scelte coraggiose e responsabili. La Manovra ferragostana varata dal Governo Berlusconi si snoda in interventi rilevanti ma lascia talune perplessità sulle misure che riguardano gli Enti locali”. Il giovane Rinaldi, consigliere d’amministrazione del Patto Territoriale Bussento-Diano, continua soffermandosi sulle misure che riguardano gli Enti Locali: “La parte della recente manovra riguardante i “sacrifici” che devono essere fatti dalle Amministrazioni Locali è unilaterale, incompleta e timida perchè non risolve uno dei maggiori problemi che vivono i nostri Enti e cioè gli obiettivi di saldo positivi sempre più alti richiesti dal Patto di Stabilità che costringono i bilanci locali a una significativa stretta sulla spesa pubblica. Si poteva e si può ancora osare di più in particolar modo con una maggiore libertà, per i Comuni virtuosi, sul Patto di Stabilità”. Rinaldi approfondisce la questione riguardante gli Enti Locali dichiarando: “E’ da un pò di anni che gli Enti Locali subiscono trasformazioni amministrative ed economiche che ne hanno ridisegnato il ruolo e la capacità decisionale territoriale. Troppo spesso è vero sono stati i luoghi di maggiore spreco di soldi pubblici ma ciò non giustifica una visione politica eccessivamente restrittiva e poca attenta alle identità locali fulcro indispensabile della nostra Italia. Di più, è necessaria una riforma del sistema Paese che coinvolga tutti i settori nevralgici della nostra Amministrazione Pubblica”. Afferma ancora Rinaldi: “Come scrivono alcuni acuti analisti politici, è auspicabile una nuova Bretton Woods capace oltre di regolare le relazioni commerciali e finanziarie dei paesi, anche e soprattutto di riportare il primato della programmazione politica sulle logiche di mercato la cui “avidità” dai tempi di San Paolo e Lutero è considerata l’origine di tutti i mali e, come dice Jeff Madrick, la causa oggi del declino americano. L’attuale economia complessiva è malata, è affetta da un fenomeno di speculazione che fa aumentare le disuguaglianze sociali grazie anche ad una politica finanziaria non più incentrata sul rigore ma, diversamente, su una progressiva deregolamentazione. Bisogna tornare a regolare politicamente l’economia se non vogliamo ritrovarci schiavi di logiche di interessi diffusi e privatistici”. Il giovane vice sindaco di Montesano sulla Marcellana conclude: “La questione non è solo di carattere economico ma anche e soprattutto politico e culturale. Ha scritto molto bene Pietro Ignazi, quando rileva che la fragilità della politica attuale dipendente da due fattori: uno viene dall'”alto”, l’altro viene dal ” basso”. Nuovi fenomeni si sviluppano ed anche concretamente nella vita sociale. La politica deve essere capace di riconquistare il suo ruolo guida e non diventare un’attività amorfa guidata esclusivamente da logiche burocratiche ed economiche”.
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